Non passa giorno senza che ci venga ricordata l’importanza di mantenere sotto controllo il colesterolo e ci vengano presentate molte possibili soluzioni naturali a cui potremmo fare riferimento. Ma sono tutte ugualmente efficaci e indicate? Lo abbiamo chiesto al dottor Cristian Testa, esperto in fitoterapia e medicina funzionale.

Dottor Testa, ci può parlare della monacolina K, di grande interesse nella ricerca scientifica degli ultimi anni?

La monacolina K è una sostanza naturale presente nel riso rosso fermentato, che si ottiene tramite la fermentazione del riso bianco con un lievito chiamato Monascus purpureus. Si tratta, nello specifico, di una statina naturale, cioè un composto che può ridurre il colesterolo nel sangue in quanto inibisce un enzima, chiamato HMG-CoA reduttasi, coinvolto nella produzione di colesterolo
nel fegato. Riducendo l’attività di questo enzima, la monacolina K può diminuire i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) nel sangue. Ciò è particolarmente interessante per coloro che hanno livelli elevati di colesterolo LDL e desiderano ridurli in modo naturale. L’aspetto caratteristico del riso rosso fermentato è la sua colorazione, più o meno intensa, dovuta proprio alla presenza della monacolina K, contenuta in quantità variabile. Questo aspetto, unito alle sue proprietà, ha reso il riso rosso fermentato un alimento popolare e apprezzato, sia come ingrediente culinario che come integratore alimentare.

Bisogna fare attenzione?

La monacolina K non è priva di controindicazioni e potenziali effetti collaterali. Tenendo bene a mente che “naturale” non sempre significa anche innocuo, ecco alcune delle principali controindicazioni al consumo di riso rosso fermentato:
> interazioni farmacologiche: la monacolina K può interagire con farmaci che influenzano i livelli di colesterolo o la funzione del fegato. L’uso concomitante di statine farmaceutiche e monacolina K può quindi aumentare il rischio di effetti collaterali;
> tossicità epatica: l’assunzione di dosi elevate di monacolina K può causare tossicità a livello del fegato, perciò è essenziale seguire le dosi raccomandate e non superare le quantità indicate dal produttore o dal medico;
> effetti collaterali: alcune persone possono sperimentare effetti collaterali indesiderati, quali disturbi gastrointestinali, mal di testa o dolori muscolari.
Inoltre, il riso rosso fermentato non è raccomandato per le donne in stato di gravidanza o che allattano, per le persone con malattie epatiche o renali, per coloro che hanno una storia di intolleranza alle statine e per chi è soggetto a ipersensibilità ai prodotti del lievito.

Contro il colesterolo serve un approccio multiplo
La monacolina K è sì una sostanza naturale, ma pur sempre un’integrazione, un approccio solo sintomatico a un problema. Anche se la dislipidemia (livelli alterati di trigliceridi nel sangue) può essere gestita tramite l’assunzione di pastiglie, gli unici veri strumenti sono la consapevolezza e uno stile di vita più sano, caratterizzato da frequente esercizio fisico e corretta alimentazione. L’obiettivo non è solo quello di abbassare il colesterolo, ma stare in salute. 

Che alternative ci sono?

Oltre alla monacolina K, esistono altre sostanze naturali che possono agire sulla gestione del colesterolo. Tra quelle più studiate e conosciute si trovano:
> fibre solubili: presenti in alcuni alimenti come avena, legumi, mele, agrumi e semi di lino, queste fibre possono legarsi al colesterolo nel tratto digestivo, aiutando a ridurne l’assorbimento;
> omega 3: presenti in pesci grassi come il salmone, il tonno e le sardine, questi acidi grassi possono ridurre i livelli di trigliceridi e il rischio di malattie cardiache;
> niacina: (vitamina B3): può aumentare il colesterolo HDL (“colesterolo buono”) e ridurre il colesterolo LDL, anche se alti dosaggi possono causare effetti collaterali;
> fitosteroli: si trovano naturalmente in piante come noci, semi e alcuni oli vegetali e possono aiutare a ridurre l’assorbimento del colesterolo nel tratto intestinale;
> tè verde: contiene catechine e altre sostanze con potenziali effetti benefici sul colesterolo;
> curcuma: una spezia che contiene curcumina, un potente antiossidante che può aiutare a migliorare i livelli di colesterolo;
> pepe nero: contiene una sostanza chiamata piperina, che potrebbe avere un effetto positivo sul metabolismo del colesterolo;
> uva rossa e vino rosso (con moderazione!): alcuni studi suggeriscono che il consumo moderato di uva rossa o di vino rosso può avere un effetto positivo sui livelli di colesterolo;
> aglio: generalmente associato a una riduzione del colesterolo e dei trigliceridi.
Ad ogni modo, è importante ricordare che l’efficacia e la sicurezza di queste sostanze possono variare da persona a persona. Se ci sono livelli elevati di colesterolo e vi sarebbe l’intenzione di utilizzare integratori o alimenti per la loro gestione è essenziale consultare un medico per una valutazione completa dello stato di salute e ricevere consigli personalizzati sulla dieta e sullo stile di vita più adatti al caso specifico. 

A cura diClaudio Gualdi
con la collaborazione del dott. Cristian Testa
Medico Fitoterapeuta Direttore Sanitario di For Me Centro Medico