È una delle piante più “in voga” tra chi vuole perdere peso. Parliamo della Garcinia cambogia, una delle specie più conosciute di Garcinia (pianta tropicale originaria di alcune regioni dell’Asia, in particolare dell’Indonesia), da secoli studiata per le sue potenziali proprietà benefiche per la salute. Ma quali sono davvero? È realmente efficace per dimagrire? Lo abbiamo chiesto al dottor Cristian Testa, esperto in fitoterapia e medicina funzionale.

Dottor Testa, qual è il “segreto” della Garcinia cambogia?

Questa pianta contiene un composto chimico chiamato acido idrossicitrico, che è considerato il suo principale principio attivo. Si ritiene che questo acido abbia la capacità di inibire l’enzima citrato liasi, coinvolto nella sintesi degli acidi grassi. Ciò potrebbe teoricamente contribuire a ridurre la formazione di grasso nel corpo e promuovere la perdita di peso. Alcuni studi suggeriscono che l’assunzione di Garcinia cambogia potrebbe essere associata a una modesta perdita di peso. La pianta è valutata anche come potenziale aiuto nel controllo dell’appetito: si sostiene infatti che possa aumentare i livelli di serotonina nel cervello, un neurotrasmettitore che regola l’umore e l’appetito. Ciò potrebbe portare a una diminuzione dell’appetito e una maggiore sensazione di sazietà. Garcinia cambogia è utilizzata da secoli nella medicina tradizionale indiana, conosciuta come ayurveda. In questo caso viene spesso impiegata per migliorare la digestione, trattare i disturbi intestinali e supportare il metabolismo.

Ha anche qualche altra qualità?

Alcuni studi suggeriscono che la Garcinia cambogia potrebbe avere proprietà antiossidanti grazie alla presenza di composti come gli xantoni e i flavonoidi. Gli antiossidanti aiutano a combattere lo stress ossidativo e possono svolgere un ruolo nella protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi.

Se si stanno assumendo farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare l’assunzione di integratori a base di Garcinia cambogia

Può avere effetti collaterali o controindicazioni?

Come ogni pianta officinale anche Garcinia cambogia può avere degli effetti collaterali. Infatti alcune persone possono sperimentare disturbi come nausea, diarrea, dispepsia o disturbi intestinali. Inoltre può influenzare il metabolismo dei carboidrati, causando alterazioni dei livelli di zucchero nel sangue. Ma non solo: può interagire con alcuni farmaci, tra cui i farmaci ipoglicemizzanti, potenziandone l’effetto e portando a una diminuzione pericolosa dei livelli di zucchero nel sangue. Per questi motivi le persone con diabete o che assumono farmaci per la glicemia dovrebbero essere caute nell’usare la Garcinia cambogia e consultare il proprio medico. Sono state inoltre indicate delle interazioni con la terapia per ridurre il colesterolo, limitando l’azione delle statine, e con ansiolitici e sonniferi. Ne consegue una volta di più come sia importante consultare il proprio medico se si intende utilizzare questa pianta.

Quanta se ne deve assumere per ottenere dei risultati?

Il dosaggio della Garcinia cambogia può variare a seconda del prodotto e della concentrazione di acido idrossicitrico contenuto al suo interno. È importante seguire le istruzioni specifiche riportate sull’etichetta del prodotto che si sta utilizzando. Tuttavia, in generale per la gestione del peso il dosaggio tipico varia da 500 mg a 1500 mg di estratto di Garcinia cambogia al giorno, assunto prima dei pasti principali. Questo dosaggio è generalmente suddiviso in 2-3 dosi durante la giornata. La maggior parte dei prodotti ha una concentrazione di acido idrossicitrico compresa tra il 50% e il 60%. In alcuni casi, i prodotti possono contenerne una concentrazione più elevata, come l’80%. La concentrazione di acido idrossicitrico deve essere sempre tenuta in conto per determinare la quantità di estratto di Garcinia cambogia da assumere.

A cura di Lella Fonseca
con la collaborazione del dott. Cristian Testa
Medico chirurgo e biologo 
Esperto in fitoterapia e medicina funzionale