«Come tutte le vitamine del gruppo B, la Biotina è essenziale in molteplici processi metabolici e regolativi del sistema nervoso centrale. La sua carenza è stata associata a fenomeni di stanchezza e al calo del tono dell’umore. Per questo, soprattutto nei cambi di stagione o nelle situazioni di stress prolungato, la sua integrazione, così come in generale quella del complesso vitaminico B, si rivela particolarmente efficace senza esporre a nessuna forma di rischio o sovradosaggio». Chi parla è il dottor Christian Testa, medico di medicina funzionale e biologo nutrizionista.. Ci siamo rivolti a lui per conoscere meglio questa vitamina sempre più diffusa negli ultimi anni soprattutto, ma non solo, in integratori per mantenere sani e forti capelli e unghie.

Dottor Testa, che tipo di sostanza è la Biotina?


La Biotina è una vitamina del gruppo B e quindi per definizione fa parte di quell’insieme di sostanze necessarie per la nostra salute e che il corpo umano non è in grado di produrre da sé e deve quindi assumere attraverso l’alimentazione oppure, qualora necessario, attraverso integratori. Si tratta di una molecola solubile in acqua che non si deposita nell’organismo, motivo per il quale, a differenza di altre vitamine come per esempio la vitamina D, è necessario introdurre giornalmente la quantità corretta e necessaria, senza sovradosaggi che non apporterebbero maggiori benefici. Inoltre è resistente al calore, quindi la cottura degli alimenti contenenti la vitamina non ne altera la biodisponibilità.

In quali alimenti si può trovare?

La Biotina è diffusa in un’ampia gamma di alimenti, sebbene in quantità piuttosto basse. Tra questi spicca sicuramente il lievito (300 µgr/100 gr). Per questo motivo infatti tra i vecchi rimedi tradizionali veniva consigliato di consumare del lievito fresco disciolto in acqua come ricostituente. Tra gli altri alimenti ricchi di biotina troviamo poi: il fegato (100 µgr), il latte (3 µgr), il tuorlo d’uovo (20 µgr), la frutta secca (10 µgr ) e la crusca di grano (5 µgr). Nelle fonti vegetali il contenuto di biotina varia a seconda della stagione e della varietà di pianta. Oltre a essere presente in molti alimenti, questa vitamina viene prodotta in quantità abbondanti dalla flora intestinale, per questo è difficile che se ne registri una carenza.

Qual è il fabbisogno quotidiano di questa vitamina?

Il fabbisogno giornaliero è circa 50 µgr al giorno; nelle persone che praticano sport a livello intenso, che richiedono quindi grande dispendio di energie e un’accelerata sintesi proteica, il fabbisogno può anche essere raddoppiato. Lo stesso vale per la gravidanza. In ogni caso, anche superando la dose giornaliera, non sono stati mai segnalati effetti tossici nemmeno con assunzioni elevate (fino a 10 mg/die ovvero 10.000 volte la dose giornaliera).

In passato la Biotina ha avuto diverse denominazioni: Vitamina H (per la nomenclatura tedesca), Vitamina B7 (per la nomenclatura anglosassone), Vitamina B8 (per la nomenclatura francese); oggi si preferisce mantenere il nome Biotina.

In quali casi si può andare incontro a una carenza?

Situazioni carenziali primarie di Biotina si possono verificare in persone con forti squilibri alimentari come per esempio l’anoressia. Le carenze secondarie possono, invece, dipendere da un deficit di assorbimento oppure a una grave alterazione della flora batterica in seguito a cicli di antibiotico. Quest’ultimo è uno dei motivi per cui è sempre fortemente consigliato una integrazione di probiotici dopo le cure antibiotiche. Un’ulteriore causa di carenza di Biotina può essere una dieta a base di alte dosi di uova crude: la Biotina si lega con una proteina presente nell’albume, l’avidina, rendendo impossibile agli enzimi dell’apparato gastroenterico la digestione della Biotina stessa e il suo conseguente assorbimento; con la cottura invece il legame si rompe e la Biotina si rende biodisponibile.

Sensibile alle radiazioni ultraviolette, la Biotina o meglio gli integratori che la contengono devono essere conservati in ambienti riparati dalla luce

Che ruolo svolge nel nostro organismo? Perché è importante?

La biotina è coinvolta in diversi processi metabolici e reazioni enzimatiche all’interno dell’organismo, tra cui alcuni meccanismi di sintesi degli acidi grassi e di metabolismo degli amminoacidi (in particolare di quelli ramificati, la leucina, la valina e la isoleucina, che rappresentano circa il 40% degli amminoacidi necessari al metabolismo umano). Questi meccanismi sono fondamentali all’interno dell’organismo umano nella costruzione e nel sano mantenimento della pelle, degli annessi cutanei e della muscolatura. La vitamina contribuisce infatti al mantenimento dell’integrità e della salute di pelle e capelli. Per questo motivo la Biotina viene spesso utilizzata come ingrediente nella formulazione di integratori alimentari specifici per rafforzare pelle e capelli, nonché in prodotti cosmetici. La Biotina è, inoltre, indicata per il trattamento dell’alopecia, delle dermatiti seborroiche e dell’acne. 

A cura di Viola Compostella con la collaborazione del Dott. Cristian Testa
Medico fitoterapeuta - Esperto di medicina funzionale
Direttore sanitario Poliambulatorio For Me Curno