Imaging oncologico e di tutto il corpo, dalla testa ai piedi: la diagnostica si conferma il driver di un’assistenza medica calibrata sempre e solo sul paziente al Centro di Radiologia e Fisioterapia di Gorle. La struttura, operativa dal 1983 e convenzionata con il SSN, ha appena messo in operatività la nuova Tac Somatom go.Top della Siemens a 128 slices progettata per fornire la migliore scansione possibile, indipendentemente dalle esigenze e dalle sfide cliniche. Un investimento di oltre 500 mila euro per il Centro, da sempre in prima linea nella diagnostica oncologica grazie a macchinari e tecnologie all’avanguardia che consentono di effettuare diagnostiche in tempi più rapidi e ad altissima qualità. Il nuovo tomografo, inoltre, ha integrato un sistema di i-Dose volto a un risparmio della dose radiante al paziente e in linea con i nuovi sistemi di radioprotezione.

«È una macchina estremamente performante e di ultima generazione che ci consente di fare un grande passo in avanti rispetto all’apparecchiatura a 16 strati di cui eravamo dotati» sottolinea il dottor Stefano Dova, medico chirurgo specialista in Radiologia. «Grazie alla tecnologia a 128 strati si ottiene infatti una notevole velocità di esecuzione con un maggior comfort per il paziente che non è più costretto alle lunghe apnee necessarie per l’acquisizione delle immagini. Apnee che oltre al disagio a volte possono anche inficiare l’esame per la presenza di artefatti dovuti al movimento».

Con Somatom go. Top è possibile quindi personalizzare processi e assistenza: la Tac consente ad ogni operatore di adattarsi al paziente con differenti situazioni cliniche e di eseguire manovre e scansioni in modo semplice, veloce e sicuro. «Grazie a uno scanner integrato con un mobile workflow basato su tablet l’esame è più veloce e pratico» aggiunge il dottor Renato Suardi, direttore sanitario del Centro. «Il tablet permette infatti di gestire l’intero esame e la visualizzazione delle immagini per velocizzare e semplificare il flusso di lavoro in Tac e rimanere la maggior parte del tempo a diretto contatto con il paziente, con tanto di countdown digitale a video».

Esame meno stressante, dunque, ma non solo. È possibile infatti personalizzare processi e assistenza perché la Tac consente a ogni operatore di adattarsi al paziente con differenti situazioni cliniche e la praticità di utilizzo consente di eseguire manovre e scansioni in modo semplice e sicuro. «Grazie alla velocità della apparecchiatura la durata di un esame Tc dalla preparazione del paziente all’esecuzione dell’esame è di circa 15 minuti. I sofisticati software di cui dispone l’apparecchiatura consentono inoltre una notevole riduzione della dose di radiazioni: un fattore fondamentale in relazione al sempre crescente numero di indagini diagnostiche se pensiamo agli esami oncologici dove vengono effettuati follow up anche molto ravvicinati. La velocità di acquisizione e i software consentono, in particolare, la possibilità di studiare con cura il sistema vascolare» conclude il dottor Dova. 

Centro di Radiologia e Fisioterapia
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