L'A.O. di Treviglio, inserita nella Rete “Non Sei sola”, ha recentemente elaborato un percorso specifico nel quale descrive le modalità operative con cui viene svolta l’assistenza alle persone, prevalentemente di sesso femminile, compresi i minorenni, che, rivolgendosi alla struttura ospedaliera, denunciano di essere state vittime di violenza, subendo maltrattamenti e/o abusi sessuali.

La procedura, ad esclusivo uso interno, descrive il percorso definito e condiviso, dall’accoglienza all’applicazione di procedure sanitarie, sino alla dimissione del paziente ed all’attivazione delle risorse territoriali, finalizzate ad una presa in carico tempestivae alla possibile pianificazione di un progetto individuale di intervento.

Nello specifico si è cercato di:

- definire e governare un percorso che garantisca continuità assistenzialee che preveda tempestività di attivazione di un progetto di presa in carico territoriale finalizzato al superamento del trauma;
- evitarealla vittima di violenza, passaggi ridondanti, inutili e dolorosi a più reparti o più professionisti;
- fornire riferimenti chiari ed univoci a tutti i professionisti coinvolti circa fasi, tempi, modalità, responsabilità, tipologia prelievi ed esami diagnostici;
- fornire indicazioni al fine di garantire un setting idoneo e appropriato per l’esecuzione della visita, dell’ascolto e dell’accompagnamentoin tutte le fasi del percorso;
- garantire l’espletamento dell’eventuale follow-up che sarà a totale carico dell’A.O.;
- fornire riferimenti chiari ed univoci a tutti i professionisti coinvolti rispetto agli obblighi normativi e legislativi (es. obbligo di denuncia di reato per pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio ai sensi dell’art. 331 del codice di procedura penale).

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