Torna la scommessa solidale di Cesvi per dare vita all’Africa
Per il quinto anno consecutivo, il gruppo di volontari Amici del Cesvi di Bergamo lancia la scommessa solidale “Baci che fioccano!”. Sabato 18 luglio dalle ore 21.00, presso Cocolele Beach Bar (Spalto San Giacomo - Città Alta, Bergamo), chiunque potrà contribuire alla lotta all’AIDS del Cesvi con un semplice bacio.

Se durante la serata 100 persone si baceranno, il locale “Cocolele Beach Bar” devolverà parte del ricavato della serata al progetto umanitario “Fermiamo l’AIDS sul nascere”.

A presentare l’evento e animare la serata Antonio Bilotta, meglio conosciuto come Billy Bilotta. La scommessa sarà accompagnata dall’esibizione del gruppo Due Mondi: un tributo al più grande artista di musica leggera italiana, Lucio Battisti. Ogni bacio verrà immortalato dal fotografo Massimo Angeli nella splendida cornice dello spalto.
Alle ore 18.00 “Il cervello innamorato”: chi ha detto che quando ci si innamora si perde la testa? In amore il cervello funziona, eccome! A spiegartelo Elisabetta Boschini, psicologa esperta in neuropsicologia e Eleonora Tischer, laureanda in psicologia clinica, dello sviluppo e neuropsicologia.

Un’interessante occasione per dare inizio ad una serata all’insegna della musica, amore e solidarietà nella cornice di uno degli angoli piu’ belli, romantici e “freschi” della città. Ma non è solo agli innamorati che Cesvi lancia la sfida “Baci che fioccano”. Tutti possono contribuire con il loro bacio a vincere la scommessa permettendo a tanti bambini di nascere sani in Africa!

Secondo le più recenti stime UNAIDS, le persone che convivono con l'HIV sono 35 milioni. L’infezione da HIV continua a propagarsi e l’AIDS rimane la pandemia che miete più vittime al mondo. L’Africa Subsahariana è la zona più colpita al mondo. Nel 2013, il numero di persone che convivono con l’HIV è arrivato a 24.7 milioni: più della metà sono donne e circa 2.9 milioni bambini.

Da 13 anni, Cesvi è fortemente impegnato nella lotta all’HIV/AIDS, in particolare in Africa. La campagna “Fermiamo l'AIDS sul nascere” è stata avviata nel 2001 nell’ospedale Saint Albert in Zimbabwe, dove ancora oggi Cesvi fornisce terapia farmacologica al fine di ridurre la trasmissione del virus da mamma sieropositiva a neonato, garantendo anche l’assistenza medica ai malati di AIDS. “La trasmissione verticale rappresenta la principale via di contagio dell'infezione da HIV in età pediatrica. Dal 2009 al 2012 il numero di nuove infezioni tra i bambini è diminuito del 40% grazie ai servizi di informazione e alla distribuzione di farmaci antiretrovirali. Nei distretti dove portiamo il nostro aiuto, la percentuale di siero-prevalenza è scesa negli ultimi 6 anni dal 23 al 13%”, sottolinea Giangi Milesi, Presidente Cesvi.

Un’indagine realizzata dalla Doxa per il Cesvi, tra i giovani italiani tra i 16 e i 34 anni, ha rilevato che 1 giovane italiano su 3 pensa che in Italia l’HIV/AIDS ‘esiste ma è tenuto sotto controllo e non fa quasi più vittime’ e che solo il 35% dei ragazzi e delle ragazze in Italia, nonostante sappia che la via di trasmissione principale è quella sessuale, usa abitualmente il preservativo nelle proprie relazioni.

“L’AIDS non è un problema che riguarda solo il sud del mondo” prosegue Milesi “E’ importante realizzare iniziative di sensibilizzazione nel nostro Paese. Anche una serata divertente come Baci che fioccano! può essere un’occasione preziosa per informare i giovani sull’AIDS e spingerli a non abbassare la guardia”

“Baci che fioccano!” è un evento realizzato da Cesvi con Diego Capoferri.

Vedi l'archivio storico delle news qui

News recenti