La candidosi orale, o mughetto, è una malattia micotica, cioè causata e sostenuta da un fungo. Può essere contratta a qualsiasi età, ma è specifica del neonato. Quando colpisce i lattanti bisogna curare sia il bimbo sia la mamma, perché, quasi sempre, il fungo si trova sul capezzolo materno ed è in questo modo che il piccolo s’infetta durante la poppata. Ma come riconoscerla? E in cosa consiste la terapia? Lo abbiamo chiesto al dottor Sergio Clarizia, pediatra.

Di che tipo di malattia si tratta?
È un’infezione causata dalla Candida Albicans, agente patogeno della famiglia dei funghi, specificamente dei Saccaromiceti. È molto infettivo, resistente e ha una capacità di proliferazione particolarmente veloce, quindi si manifesta in modo molto rapido. Vive fisiologicamente nelle mucose umane e ha un ruolo determinante nella digestione degli zuccheri; generalmente, si trova nella bocca, nel tratto intestinale e nella vagina. Quando è presente in quantità minima e fisiologica, è considerato un elemento della flora batterica, cioè quel gruppo di batteri buoni che proteggono le mucose più delicate e contribuiscono alla perfetta assimilazione e fermentazione di alcuni nutrienti. In alcuni casi, però, il comportamento della Candida Albicans può modificarsi e diventare patogeno, attaccando le mucose che solitamente protegge: i funghi proliferanti non sono più considerati salubri e, in quel caso, se vengono a contatto con un altro soggetto, diventano infettivi. Ecco perché, in caso di malattia della bocca causata da Candida Albicans in un poppante, bisogna curare tanto il piccolo quanto la madre, per evitare che continuino a reinfettarsi vicendevolmente attraverso le poppate al seno.

Quali sono in particolare le cause per cui, improvvisamente, un fungo considerato parte del proprio organismo cambia comportamento e diventa “problematico”?
> Un abbassamento improvviso e significativo delle difese immunitarie: ad esempio in associazione a un evento acuto virale o batterico. La Candida, infatti, si può manifestare improvvisamente durante un forte raffreddore o influenza, durante una qualsiasi malattia virale come: gastroenterite, enterite, stomatite, herpes labiale, malattie infettive esantematiche tipiche di bambini, sindromi influenzali generiche. Allo stesso modo può comparire in concomitanza, o a seguito, di un’infezione batterica di qualsiasi tipo: congiuntivite, gengivite, tonsillite, faringite, bronchite, polmonite, pleurite. Tutte le situazioni che determinano un incremento del lavoro del sistema immunitario, quindi lo mettono in difficoltà, sono potenziali cause dello scatenarsi di una reazione da Candida.
> Il contatto con mucose o saliva di un soggetto con in corso una micosi sostenuta da Candida Albicans: i due casi più comuni sono il bacio con una persona affetta da mughetto o la poppata tra lattante e mamma.
> Gli antibiotici: le cure antibiotiche, soprattutto se intense e prolungate, creano una diminuzione della capacità immunitaria e, spesso, agiscono debellando tutti i batteri, compresi quelli buoni della flora intestinale, tra cui quello della Candida. Per questo motivo, sospesa la cura antibiotica, questi batteri tendono a riprodursi molto velocemente, per ripristinare la propria colonia. Può succedere che, durante questo processo, il micete della Candida si riproduca in quantità esagerate e troppo veloci, scatenando così un’infezione. Per questo è sempre consigliato, quando ci si sottopone a una cura antibiotica, assumere dei fermenti lattici, che aiutano a proteggere la flora batterica e minimizzano questo rischio.
> Lo stress: nonostante molti non la considerino una malattia, è alla base di molte patologie moderne. Un periodo faticoso, caratterizzato da ritmi vitali sostenuti, poco riposo e umore nervoso, può favorire la caduta delle difese immunitarie e l’insorgere, tra le altre cose, di mughetto.
> L’alimentazione sbagliata o l’indigestione: un pasto troppo ricco, che provoca digestione difficile o vera e propria indigestione, può essere un elemento scatenante per favorire l’insorgere di Candida orale, spesso associata ad afte labiali o piccole ulcerazioni.

Come si manifesta?
Compaiono delle placche bianche, spesse e voluminose, all’interno della bocca. Nei neonati il fenomeno è piuttosto impressionante: tutta la cavità orale del bambino diventa bianca, come se fosse ricoperta da batuffoli di ovatta o piena di schiuma. Negli adulti, invece, la Candida orale può essere voluminosa e molto visibile come quella dei bimbi piccoli ma, nella maggior parte dei casi, si limita a due-tre placche di piccole dimensioni, simili ad afte, che però non guariscono e non evolvono nei giorni. In alcuni casi le placche possono essere presenti anche sulle labbra, in fondo alla lingua, sull’ugola e sulle tonsille. Alle placche si associano poi alcuni sintomi, come il dolore, che può andare da un leggero fastidio con sensazione di prurito fino a un franco bruciore. Soprattutto i neonati soffrono particolarmente e manifestano il loro disagio piangendo di un pianto inconsolabile e rifiutando sia il seno materno, sia il biberon, sia il ciuccio. Quando il mughetto interessa i lattanti è fondamentale avvisare prima possibile il pediatra, in modo che possa consigliare subito un farmaco per lenire il dolore e permettere al piccolo di bere e alimentarsi serenamente.

Servono esami specifici per diagnosticarla?
No: se si hanno dubbi basta farsi vedere dal proprio medico, in quanto i sintomi sono talmente specifici che non necessitano di alcun approfondimento. Può essere utile seguire un iter diagnostico solo se gli episodi di mughetto diventano ricorrenti e sempre più gravi: in quel caso potrebbero essere provocati da una patologia retrostante che necessita di particolare attenzione.

In cosa consiste la cura?
La candidosi orale si cura facilmente, e in pochi giorni, con l’uso di specifici farmaci antimicotici o antifungini. Il principio attivo più adatto è consigliato dal medico di base, che lo sceglierà basandosi sulla sua personale conoscenza del paziente, sulla sua storia clinica, sulle sue eventuali intolleranze ed allergie. In generale, però, i farmaci più indicati sono:
> i preparati a base di fluconazolo, un antimicotico ad ampio spettro, scelta d’elezione per le infezioni micotiche sostenute da più agenti (la cura può durare dai cinque ai 15 giorni, in base alla gravità dell’infezione);
> i farmaci a base di itraconazolo, che si assumono sottoforma di compresse o pillole e curano la patologia in 8 giorni;
> l’amfotericina o l’echinocandine, che garantiscono la cura veloce delle infezioni micotiche e sono la scelta d’elezione per le infestazioni leggere o in regressione (la cura dura due-quattro giorni);
> la nistatina, un farmaco molto efficace che, però, prevede delle somministrazioni in dosi massicce, una compressa ogni 4-6 ore, motivo per il quale è un trattamento che deve essere sottoposto a prescrizione medica

Yogurt per la flora batterica e camomilla contro il dolore
Per debellare velocemente, e al meglio, il mughetto è consigliabile assumere, per almeno 15 giorni, oltre al farmaco consigliato dal medico, dei fermenti lattici. Questi aiuteranno la flora batterica a proliferare e lavorare nel migliore dei modi, debellando i miceti patogeni della Candida Albicans. In alternativa ai fermenti lattici preconfezionati si può aggiungere, all’alimentazione giornaliera, una quantità di yogurt pari a due vasetti: 500 grammi. Consumare abitualmente yogurt ha anche un effetto preventivo contro la Candida. Per lenire il dolore alla bocca, invece, è possibile fare degli sciacqui con acqua e camomilla, acqua e malva o acqua e bicarbonato: non sono curativi, ma donano un po’ di sollievo.

a cura DI GIULIA SAMMARCO
con la collaborazione del DOTT. SERGIO CLARIZIA
Specialista in Pediatria
Pediatra di famiglia a Bergamo e presso Politerapica Seriate