«Il rientro dalle vacanze per qualcuno può essere anche molto faticoso: riprendere i ritmi abituali, incastrare gli impegni lavorativi con quelli familiari, rivedere il calendario in vista dell’autunno richiede una certa dose di energia e volontà non sempre immediatamente disponibili. Ma può anche essere uno stimolo per rispolverare quel ricorrente proposito di dedicare del tempo ad hobby, passioni e attività per il proprio benessere. Sappiamo però, che, nonostante le buone intenzioni, non è sempre così facile riuscire a far funzionare tutto come vorremmo: le vecchie abitudini e le inevitabili urgenze rischiano spesso di far rimandare i proponimenti a un possibile domani che diventa interminabile». Chi parla è Rossella Capetti, counselor. Ci siamo rivolti a lei per avere qualche consiglio per mantenere le buone intenzioni che ci animano all’inizio di un nuovo anno lavorativo o di studio e che spesso però naufragano, nella migliore delle ipotesi, dopo qualche settimana. Non questa volta però!

Qual è la prima regola per non ricadere nella trappola delle solite abitudini e dei soliti vizi?
Per resistere alla tentazione di cedere alla routine quotidiana e demoralizzarsi è bene innanzitutto allontanare i sensi di colpa e prendere consapevolezza del fatto che perseverare nei propri schemi mentali è del tutto normale, non è solo pigrizia o difficoltà a gestire i cambiamenti, ma una semplice e naturale attitudine umana. Ugualmente, però, se lo si vuole, è possibile mettere in atto altre capacità e trovare il modo di riorganizzarsi, includendo soluzioni che rendano la vita più soddisfacente. Ogni nostro comportamento, modo di fare, atteggiamento, infatti, non è nient’altro che una serie di esercizi ripetuti nel tempo, come un programma di allenamento, che può essere modificata.

Ma quindi ci si può “allenare” al cambiamento e a far sì che i buoni propositi diventino buone abitudini in grado di durare per tutto l’anno e oltre?
Assolutamente sì. Per farlo, è utile seguire cinque passi.
1. Porsi un obiettivo
Dopo la pausa estiva e prima di ricominciare, è bene prendersi un attimo di tempo per stare con se stessi in silenzio e ascoltarsi, per prestare attenzione alle cose che solitamente ci sfuggono e riconoscere ciò di cui abbiamo davvero bisogno. Solo in questo modo possono emergere i desideri, le idee, i progetti per il prossimo futuro che più ci appartengono e che vorremmo realizzare: imparare a ballare, approfondire un nuovo interesse, dipingere, fare esercizio fisico etc.. Cercate di immaginare nel dettaglio cosa volete ottenere e quale risultato volete raggiungere. Nel farlo potrebbero emergere pensieri e frustrazioni riguardo a esperienze passate: è tempo di lasciarle andare per darsi una nuova possibilità.
2. Verificare  la motivazione
Una volta individuato l’obiettivo è fondamentale chiedersi perché si vuole raggiungere quel risultato e come ci si vorrebbe sentire una volta ottenuto. Attenzione! la motivazione deve partire da dentro, deve essere una spinta personale, intima. Se si inseguono mode, consigli o suggerimenti altrui di cui non si è completamente convinti, potrebbe essere molto più faticoso mantenere la concentrazione e la volontà e non è detto nemmeno arrivi la soddisfazione immaginata. Quando si sceglie qualcosa per sé deve essere qualcosa che appassiona, un’attività stimolante, che dà gioia, tanto da non accorgersi delle ore che passano. Se non ci sono questi presupposti, bisogna rimettere a fuoco l’obiettivo.
3. Fare un piano
È il momento di pensare a quali azioni, esercizi, modalità sono necessarie per raggiungere l’obiettivo, prendere l’agenda e fare un programma, scegliere i giorni, i tempi e gli spazi. Quando preparate il vostro piano e lo metterete in atto ricordate che il “multitasking” non è così efficace come ci hanno fatto credere. È molto più utile fare una cosa per volta, cercando di tenere lontano le distrazioni: essere esposti a un flusso continuo di informazioni e di possibili richieste alimenta il bisogno di controllo e l’ansia, fare con calma e con poche cose attorno aiuta, invece, ad avere meno intoppi.
4. Gestire il carico
Una delle cose più importanti da tenere in considerazione è che l’“allenamento” (la nuova abitudine) deve essere graduale, fatto di piccoli passi alla volta, ed è quindi essenziale partire con azioni semplici per poi aumentare frequenza ed intensità in base alla condizione e alle abilità raggiunte. Sia che vogliate riprendere a leggere, sia che abbiate deciso di iniziare a correre, ricordate di andare per gradi e non esagerare; ogni tanto fate delle pause e, se necessario, resettate tutto per poi ricominciare da capo. Non preoccupatevi solo del traguardo finale, ma prestate attenzione a ogni passo e godete di ogni vostro piccolo o grande risultato.
5. Accogliere la fatica
Spesso i buoni propositi vanno incontro a momenti di fatica o sconforto, quindi è bene rifletterci sin da ora: “cosa farete se doveste ritrovarvi in difficoltà, saltare un giorno, non farcela?”. Niente panico: concentratevi sull’obiettivo e, soprattutto, sul perché lo state facendo e pensate a come vi siete sentiti tutte le volte che avete raggiunto un traguardo, sentitevi orgogliosi per ciò che avete ottenuto. Siate gentili con voi stessi e non soffermatevi sugli errori o le incertezze, ma sistemate e adattate il vostro programma perché sia più in linea con le energie e le capacità del momento. Spesso la stanchezza o la noia arrivano perché siamo mossi da motivazioni che non ci appartengono, perché abbiamo chiesto troppo e velocemente a noi stessi, e quindi dobbiamo diminuire il carico e progredire più lentamente, oppure perché l’attività non richiede sufficientemente impegno per stimolarci a dare di più.

a cura DI GIULIA SAMMARCO
con la collaborazione di ROSSELLA CAPETTI
Life Coach e Operatrice Olistica
di Energia in Armonia