«Negli ultimi vent’anni numerosi studi hanno evidenziato come carie e malattia parodontale sono patologie che si possono prevenire con un’opportuna educazione. Ecco perché, fin da piccoli, è importante insegnare ai bambini una corretta igiene orale e buone abitudini, fondamentali per mantenere la salute di denti ed evitare alterazioni masticatorie, estetiche, della fonazione (articolazione della parole) che possono poi avere ripercussioni sia sul benessere generale sia a livello psicologico». Chi parla è Manuela Simonini, igienista dentale e psicoterapeuta. Ci siamo rivolti a lei per avere qualche consiglio su come mantenere la salute di denti e bocca dei più piccoli e porre così le basi per quando saranno adulti. «Quattro sono i pilastri della salute orale: igiene orale domiciliare, corretti stili alimentari, fluoro e sigillature dei solchi e fessure dei molari permanenti». Vediamoli nel dettaglio.

Dottoressa Simonini, a proposito di igiene orale quotidiana a casa. A che età bisogna iniziare?
L’igiene orale domiciliare in età evolutiva deve essere ovviamente adeguata alle capacità manuali e cognitive del bambino: nei primi 3 anni di vita va quindi demandata ai genitori o a chi se ne prende cura. Già nel neonato, anche se non ha ancora i dentini, è possibile e fondamentale creare una routine utilizzando garzine umide per rimuovere i residui di latte e batteri dal cavo orale per 2-3 volte al giorno, dopo la poppata. Dai 3 anni in poi, a seconda anche della capacità di ogni bambino, gli si può affidare parte delle manovre di igiene orale in modo da responsabilizzarlo aumentando la sua autonomia, ma sempre sotto un attento controllo della figura adulta che, se ritiene opportuno, interviene per completare in modo più preciso lo spazzolamento del bambino. A partire dai 5-6 anni l’autonomia personale aumenta fino ad attuare semplici manovre di igiene orale, grazie anche alla diffusione di strumenti sempre più semplici ma efficaci nell’eliminazione della placca: lo spazzolino elettrico e lo spazzolino sonico.

Quando invece la prima visita dal dentista?
La prima visita dall’odontoiatra è consigliata già a 3 anni, a completamento della dentatura decidua. Ovviamente a quell’età, importante è l’approccio con il bambino, che deve essere in prima istanza ludico e giocoso.

Passiamo all’alimentazione: come deve essere per aiutare a prevenire problemi ai denti?
L’alimentazione gioca sicuramente un ruolo di primaria importanza non tanto per la quantità di zuccheri ingeriti, quanto per la frequenza di assunzione durante l’arco della giornata: meglio concentrare i dolci in uno/due momenti della giornata piuttosto che consumarli in modo continuativo. È infatti sconsigliato il consumo di bevande zuccherate e carboidrati semplici fuori dai pasti. A differenza di quello che si pensava un tempo è fondamentale mantenere la dentatura da latte: la perdita prematura dei denti per carie può determinare malposizione dei denti adiacenti, riduzione dello spazio disponibile, impedimento dell’eruzione del dente permanente nel suo naturale sito di allineamento, causando malocclusione. Un altro punto essenziale è costituito dalla fluoroprofilassi topica attraverso l’uso di dentifrici contenenti 1.000 ppm (parti per milione) almeno 2 volte al giorno in dose cosiddetta pea - size (misura di un pisello) fino ai 6 anni e dai 6 anni ancora 1.000ppm per 2 volte al giorno. Ultimo pilastro della salute orale sono le sigillature dei solchi e delle fessure.

In che cosa consistono le sigillature e a cosa servono?
Le sigillature dei solchi e delle fessure sono una tecnica preventodontica (ovvero preventiva in ambito odontoiatrico) che si attua una volta spuntati i primi molari permanenti (intorno ai 6 anni), purché il dente sia completamente erotto e non presenti carie. Sono consigliate a tutti i bambini e la loro efficacia è massima nei due anni successivi all’eruzione dei permanenti. L’integrità della sigillatura va controllata ogni sei mesi in concomitanza con i controlli periodici dall’igienista dentale o odontoiatra. Oltre a quanto detto finora, un’altra regola di prevenzione importante per la salute della bocca è intercettare eventuali abitudini viziate (uso del ciuccio protratto, succhiamento del dito, respirazione orale) al fine di correggerle tempestivamente.

Il ruolo dell’igienista dentale
> Informa i genitori sulle metodiche più opportune per mantenere la salute del cavo orale.
> Motiva i piccoli pazienti attraverso l’indice di placca e l’utilizzo del rilevatore di placca.
> Insegna ai bimbi la tecnica di spazzolamento corretta personalizzando consigli e strategie.
> Identifica soggetti a rischio prevenendo problematiche con test salivari e fluoroprofilassi.
> Intercetta precocemente eventuali patologie orali in corso, comunicandole all’odontoiatra.
> Esegue sedute di igiene orale professionale.

La carie? In diminuzione
La carie negli ultimi anni ha diminuito la sua incidenza grazie all’utilizzo di fluoruri, a una minore assunzione di zuccheri e agli interventi, sempre più numerosi, di informazione e prevenzione volti a intercettare precocemente soggetti “a rischio” offrendo strategie per arginare la patologia. Oggi in Italia la carie ha una prevalenza del 21,6% nei soggetti di 4 anni e 43,1% a 12 anni.

a cura DI GIULIA SAMMARCO
con la collaborazuone della dott.ssa MANUELA SIMONINI
Igienista dentale e Psicoterapeuta
Studio dentistico Simonini - Grassobbio e Wocare - Bergamo. Cofondatrice pagina fb Mamme&Igieniste