Qual è l’alimentazione più adatta al vostro amico a quattro zampe? Come scegliere i migliori prodotti per lui? La prima cosa è affidarsi a esperti del settore e a negozi che offrano prodotti di qualità. Come Animal Center di Dalmine, dove si possono trovare alimenti e accessori di alta qualità, selezionati con cura nel corso degli anni, e un personale altamente preparato grazie ai numerosi corsi di aggiornamento. Fondamentale per orientarsi nella scelta del cibo è imparare a leggere l’etichetta. Ne parliamo con la dottoressa Simona Papa, medico veterinario.

Dottoressa Papa, che cosa ci dice l’etichetta?
L’etichetta è divisa in due parti: ingredienti e composizione analitica. Per quanto riguarda gli ingredienti, le materie prime di un alimento per cane o gatto devono essere elencate in ordine decrescente. Salvo particolari patologie o esigenze del singolo animale, e salvo diversa indicazione del veterinario curante. Il primo ingrediente dovrebbe essere carne o pesce.

A proposito di carne che differenza c’è tra carne cruda, carne disidratata e farina di carne?
Carne fresca e carne disidratata sono da preferirsi rispetto alle farine e ancor di più a “carne e derivati” e a “carne e sottoprodotti”. Carne fresca e carne disidratata sono costituite da muscolo destinabile anche al consumo umano.

Che cosa si intende, invece, per composizione analitica?
La componente analitica si divide in: proteine, carboidrati, grassi e ceneri.
> Proteine: non tutte le proteine, così come non tutti i carboidrati sono uguali, cambiano per esempio il loro valore biologico e la loro digeribilità.
> Carboidrati: non sono dannosi per la salute dell’animale, ma in generale è meglio che non superino il 30% perché tendono a far ingrassare, specie se l’animale è piuttosto sedentario. Poiché non sono quasi mai riportati in etichetta, l’unico modo per sapere quanti sono è partire da un 100% e sottrarre tutte le altre percentuali (proteine, grassi, ceneri, etc) più un 13% circa di umidità, anch’essa quasi mai riportata.
> Grassi: hanno funzione energetica e in genere sono presenti in ragione del 15-20%.
> Ceneri: è la parte di alimento che non brucia. È costituito prevalentemente da minerali di cui le carni fresche sono molto ricche. In passato si riteneva che a ceneri alte corrispondesse qualità inferiore, oggi non è più necessariamente così se tra gli ingredienti è presente un buon quantitativo di carne fresca perché ricca di ferro, zinco e selenio. Le ceneri variano dal 6 al 11% circa.

Ma il prezzo è un indicatore di qualità?
Un alimento dal prezzo molto basso, sicuramente non è di qualità. Questi prodotti spesso contengono elevate quantità di ingredienti difficilmente digeribili per i nostri amici animali se somministrati in alte dosi. Il costo giornaliero per mantenere un animale non varia in modo significativo utilizzando un prodotto di alta o bassa qualità, in quanto quest’ultimo, per soddisfare le esigenze nutrizionali quotidiane, va generalmente somministrato in quantità maggiori rispetto al prodotto di qualità. Ovviamente, non vuol dire che se costa molto allora sia necessariamente buono. Però eliminando la fascia troppo bassa di prezzo avremo già escluso circa i 3/4 delle proposte che potrete trovare nella grande distribuzione e probabilmente almeno nella metà di un petshop medio.

a cura DI FRANCESCA DOGI
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