È passato un anno e mezzo da quando avevo scritto un articolo per “Bergamo Salute”. Nel mio articolo raccontavo della mia battaglia con un melanoma al terzo stadio e di come dopo la sospensione della terapia continuassi con i miei controlli. Oggi le cose sono un po’ cambiate. Decisamente cambiate. Purtroppo la malattia ha deciso di tornare. Il mio Melanoma si è ripresentato con una recidiva ai polmoni diagnosticata a maggio di quest’anno. Dopo l’intervento ho iniziato una Target Therapy con due farmaci chiamati Dabrafenib e Trametinib, che fortunatamente non mi danno troppi effetti collaterali (ndr nell’ultima Tac fatta prima di Natale tutte le metastasi sono in regressione). Nonostante il periodo molto difficile tra maggio e giugno di quest’anno, forse proprio per reagire, sono riuscita a realizzare un bel progetto. Ho pubblicato un libro. Il mio primo libro. Perché un libro? Perché fin da quando è iniziata la mia avventura con la recidiva del melanoma nel 2015 è stato un pensiero ricorrente nella mia testa. Anche se poi la scelta è ricaduta sul blog (marydallaltraparte.com) perché mi sembrava qualcosa di più dinamico, qualcosa sempre in divenire. Alla fine però tutto quello che ho avuto da dire sulla mia storia, sulla mia avventura con il melanoma è racchiuso nel mio blog e da qui la decisione di raccogliere tutti gli articoli e di far nascere un libro. Per il piacere di sfogliare delle pagine di carta e ritrovare su quelle pagine i miei pensieri. Per il bisogno di mettere un punto alla fine di questa parte della mia vita. Una fase di passaggio tra gli stadi della mia malattia. Il quarto stadio di un maledetto melanoma. Metastasi polmonari. Per la soddisfazione immensa nel poter dire: “Ebbene sì, ho scritto un libro”. Perché dietro questo progetto c’è tanto altro. C’è il desiderio di fare qualcosa di buono per qualcun altro perché da una brutta situazione possono sempre nascere cose belle. Perché condividere la mia storia e dare la possibilità di conoscerla ad ancora più persone, può dare forza, speranza e coraggio a chi si trova a dover combattere come me questa malattia, altre malattie o comunque situazioni difficili della loro vita. Perché condividere aiuta, questo è un fatto. Perché un peso condiviso con altri pesa meno. Perché se condividere una gioia la rende ancora più grande, condividere un dolore lo rende più leggero e più sopportabile. E se da una condivisione nasce anche della bella solidarietà, ancora meglio. Avevo sempre pensato che se avessi pubblicato un libro avrei devoluto tutto il ricavato ad A.O.B (Associazione Oncologica Bergamasca) per il Ce.R.Mel, il Centro di Ricerca e cura del Melanoma di Bergamo. E sempre da una condivisione è nata tanta solidarietà e tanta partecipazione per una t-shirt. Con il logo del Sole dentro. Un bellissimo regalo, una fantastica sorpresa del mio amico Ivan, pubblicata poi come tanti altri post sulla mia pagina Facebook, che ha riscosso immediatamente molto successo. Da lì è venuta spontanea l’idea di contribuire ulteriormente a una donazione per la stessa causa.

La generosità e la solidarietà verso gli altri sono alcuni dei valori che ho sempre cercato di trasmettere ai miei bimbi. Sono sicura che saranno molto orgogliosi della loro mamma che ha realizzato questo progetto proprio mentre combatteva in prima linea. Il libro in fondo, con tutte le ottime intenzioni (ben riuscite tra l’altro) di condivisione e di solidarietà, rimane un regalo per loro. Questo libro dedicato agli amori della mia vita Cristian, Gaia, Giulia e Alessandro, permetterà ai miei bimbi ancora piccoli, di leggere un giorno con i loro occhi, con me o senza di me, tutto quello che la loro mamma ha passato, tutte le battaglie che ha combattuto, tutti sacrifici fatti e tutti gli sforzi sostenuti per accompagnarli giorno dopo giorno, sempre più a lungo nella loro crescita. Questo libro non è la fine. Questo libro è solo l’inizio della battaglia più grande che abbia mai sostenuto da quando è iniziata questa guerra. Da quando ho incontrato il Melanoma questo è assolutamente il periodo più difficile. Il quarto stadio. Le metastasi polmonari. La paura folle, ma anche il coraggio e la determinazione.

Nelson Mandela diceva: «Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla». Questo libro non è la fine. Questo libro è solo l’inizio.“Perché anche con un melanoma al quarto stadio quello che conta è avere il sole dentro”.

E dalle parole del mio libro è nata anche una meravigliosa canzone che un paio di amici speciali hanno composto per me.

Marina Rota è una donna, mamma e moglie, che dal 2015 sta combattendo per sconfiggere un melanoma tornato a farsi vivo dopo 17 anni di silenzio. Una battaglia che sente la necessità di raccontare, con un blog e un libro uscito da poco

La copertina del libro “Marydallaltraparte” stampato con il contributo di AOB Associazione Oncologica Bergamasca

a cura DI MARINA ROTA

In questa rubrica pubblichiamo la storia di una persona che ha superato un incidente, un trauma, una malattia e con il suo racconto può dare speranza agli altri.Vuoi raccontare la tua storia su Bergamo Salute? Scrivici su facebook o redazione@bgsalute.it!