Un esame semplice e non invasivo in grado di dare molte informazioni utili al tecnico ortopedico o al medico specialista. Sempre più spesso sentiamo parlare di “valutazione computerizzata del passo” o “esame baropodometrico”: in ambito pediatrico, sportivo o in caso di mal di schiena o altri dolori muscolo-scheletrici cronici. Ma in cosa consiste l’esame e in quali casi può essere utile? La parola a Luca Lutti, tecnico ortopedico.

Di che tipo di esame si tratta?
La baropodometria (etimologicamente “misura delle pressioni del piede”) è un esame molto semplice per lo studio delle pressioni che esercita il piede sul terreno. Viene effettuato attraverso un sistema di rilevazione computerizzato (pedana baropodometrica) che permette di analizzare punto per punto queste pressioni sia in posizione eretta sia durante il cammino. Lo studio del passo non è una pratica recente. I primi tentativi di rilievo dell’impronta podalica (ovvero del piede) risalgono al 1882 in Francia dove Beely, con l’ausilio dell’argilla o del fango, cercava di ricostruire la distribuzione del carico del piede. Da allora ne è stata fatta di strada. Oggi la tecnologia e lo sviluppo informatico hanno permesso di realizzare pedane baropodometriche sempre più sofisticate che, grazie a speciali sensori, sono in grado di rilevare e registrare le pressioni esercitate dall’interazione del piede al suolo. Sono quindi strumenti di misura che rappresentano un’evoluzione del podoscopio (strumento che permette di valutare l’impronta plantare grazie alla distribuzione dei carichi sui due piedi), in grado di fornirci indicazioni in statica (cioè da fermo), dinamica (in movimento) e di tipo stabilometrico (cioè relative all’equilibrio).

Quali informazioni, in particolare, fornisce questo esame?
La baropodometria statica permette di individuare la morfologia del piede (piede piatto, cavo etc.) e valutare la distribuzione delle pressioni plantari evidenziate da una scala di colori (in rosso i sovraccarichi); la baropodometria dinamica consente di valutare l’appoggio del piede durante il passo e registrare i parametri correlati con le caratteristiche del cammino (gait analisys). La stabilometria o meglio barostabilometria, permette invece di registrare lo spostamento della proiezione del centro di pressione corporeo al suolo.

Le indicazioni che fornisce quest’ultima analisi sono correlate all’equilibrio e stabilità della persona. A chi può essere consigliato? E in quali casi?
La valutazione computerizzata del passo può essere indicata dallo specialista, al fine di valutare la terapia/trattamento più opportuno o eseguita dal tecnico ortopedico prima della progettazione di dispositivi ortesici su misura (calzature e plantare), in un percorso di valutazione per piede diabetico e studio/analisi del passo.

Come si svolge e quanto dura?
Il paziente viene fatto salire a piedi nudi su una pedana e viene invitato inizialmente a camminare liberamente sul baropodometro, in modo da rendere le acquisizioni successive più naturali possibili. Durante la valutazione vengono eseguite diverse registrazioni dell’impronta dei piedi sia da fermo che in movimento. La durata complessiva è massimo di 20 minuti. 

Si può fare a qualsiasi età? 
Assolutamente sì. È eseguibile da qualsiasi persona e qualsiasi età, non è necessaria una preparazione specifica e non ci sono controindicazioni.

L’esame è semplice e prevede tre fasi (statica, dinamica, stabilometria) nelle quali la persona, posta sopra la pedana baropodometrica, resta inizialmente fermo per poi procedere con una passeggiata di qualche minuto

Dal bambino allo sportivo...
> Per bambini e adolescenti: aiuta a valutare il corretto sviluppo morfologico e può intervenire in un percorso di screening da parte della pediatra e/o specialista.
> Per persone con dolori ai piedi, articolari, lombalgie, cervicalgie, problemi di instabilità o postura etc.: serve a identificare appoggi non fisiologici.
> La pedana baropodometrica è anche utilizzata nella fase di controllo e verifica della funzionalità dei plantari su misura.

a cura DI VIOLA COMPOSTELLA

con la collaborazione di LUCA LUTTI
Tecnico Ortopedico
Presso Medicalfarma Bergamo