Comune fra gli adolescenti, ma anche fra gli adulti, l’acne non è solo un problema estetico che spesso condiziona la vita personale e di relazione di chi ne soffre, ma una malattia della pelle che può avere origine da diversi fattori: genetico, ormonale, batterico o psicologico. Scopriamo come prevenirla e curarla con l’aiuto della dottoressa Marta Merlini, chirurgo maxillo-facciale e medico estetico.

Dottoressa Merlini, che cosa è l’acne? 
L’acne è un processo infiammatorio a carico della pelle, caratterizzato da papule, pustole, talvolta noduli ed esiti cicatriziali. La sua lesione elementare è il comedone, quello che volgarmente viene chiamato “brufolo”, ovvero una dilatazione alla base del pelo (infundibolo) contenente soprattutto cheratina, ma anche lipidi, pigmenti melanici, batteri e peli. Si distinguono comedoni aperti con orifizio dilatato di colore scuro, i cosiddetti punti neri, e comedoni chiusi con orifizio molto piccolo, noti anche come punti sottopelle, vere microcisti follicolari.

In genere si pensa sia un problema solo degli adolescenti…
Esistono diversi tipi di acne, ma la più comune è l’acne volgare o giovanile. Si tratta di un’acne che esordisce alla pubertà; rara è l’insorgenza in età più precoce e la durata dopo i 30 anni. L’acne giovanile sembra essere dovuta agli ormoni androgeni (prodotti da ovaie, testicoli e surrene) e si manifesta, in genere, su volto e tronco. La malattia si risolve spontaneamente verso i 20 anni spesso però lasciando esiti come discromie (modificazioni del colore della pelle) oppure cicatrici.

Cosa si può fare per affrontare il problema in modo corretto, evitando che lasci spiacevoli segni sulla pelle?
È bene intervenire nel momento in cui la patologia è attiva e su più fronti.
> Terapia alimentare. Si consiglia una dieta sana ed equilibrata, possibilmente individualizzata, ma che comunque preveda una riduzione di tutti gli alimenti pro-infiammatori come i latticini e gli zuccheri raffinati. Anche le proteine di origine animale andrebbero introdotte con moderazione.
> Terapia locale e sistemica. Nelle forme più lievi si utilizzano prodotti come l’acido retinoico o l’acido azelaico o sostanze ad azione antibiotico-antisettica come la tetraciclina in crema o sostanze con effetto sebo-inibente come lo spironolattone, sempre in crema. Nelle forme più impegnative si utilizzano antibiotici per bocca, farmaci con azione antiandrogenica e la pillola estroprogestinica, in associazione alla terapia locale. Talvolta è necessario ricorrere anche all’introduzione dell’isotretinoina, un derivato della vitamina A che si può applicare sotto forma di crema o assumere in compresse per bocca.
> Peeling a base di Acido Salicilico e Piruvico sono da eseguire a cicli sia nelle forme lievi sia gravi, eventualmente in associazione con terapie locali e sistemiche. In genere il medico propone peeling ad azione antinfiammatoria, a base di acido salicilico a cicli di quattro sedute ogni dieci giorni circa, da due a quattro volte all’anno a seconda della necessità. Per le cicatrici post-acneiche si utilizzano peeling di acido piruvico da una a quattro sedute ogni 30 giorni, due-tre volte all’anno, a seconda del grado degli esiti dell’acne.
> Agopuntura. La terapia si avvale di agopuntura, moxibustione e coppettazione. Sono consigliati cicli di circa dieci sedute, da valutare con il paziente in base all’età e alla gravità del quadro. L’agopuntura può essere utilizzata come trattamento alternativo ai comuni farmaci oppure in associazione ad altre terapie.

Se viene da adulti: cause e rimedi Oltre all’acne volgare o giovanile, esistono anche diverse forme di acne che si manifestano in età edulta, 
> Acne conglobata: forma cronica grave caratterizzata da lesioni nodulari e cistiche con frequente ascessualizzazione; colpisce prevalentemente i maschi a livello del dorso e del torace e persiste anche dopo i 40 anni. La terapia si basa sull’utilizzo della Isotretinoina e a volte è necessario l’intervento chirurgico.
> Acne fulminans: caratterizzata da lesioni papulo-nodulari ulcerative del tronco accompagnate da febbre e poliartralgie; la terapia si basa sull’utilizzo di cortisonici ed eventuali peeling per il trattamento degli esiti acneici, unitamente all’utilizzo di prodotti cosmetici medicali corretti.
> Altri tipi di acne sono l’acne iatrogena (può insorgere dopo l’assunzione di androgeni, cortisonici e alcuni antidepressivi), la meccanica (dopo traumi ripetuti da indumenti o attrezzature sportive), la cosmetica (in seguito all’uso di sostanze comedogeniche come la lanolina e gli oli minerali contenuti in alcuni cosmetici e detergenti) e la cloracne (esposizione accidentale a composti aromatici clorati). La terapia di queste forme consiste in primis nell’evitare la causa e trattare gli eventuali residui o esiti acneici mediante peeling e prodotti cosmetici medicali adeguati. Infine ci sono le pseudoacni, quadri simili all’acne senza comedoni. Possono essere dovute a sostanze con cui la pelle viene in contatto ad esempio sul luogo di lavoro (acne occupazionale) o a lesioni auto provocate in soggetti con problemi affettivo-sessuali (acne escoriata). In tutti questi svariati tipi di acne e pseudoacne l’agopuntura svolge un ruolo complementare e valido.

a cura Di VIOLA COMPOSTELLA
con la collaborazione della DOTT.SSA MARTA MERLINI
Specialista in Chirurgia
Maxillo-facciale
Esperta di Medicina Estetica e agopuntore - CasaMedica Bergamo