Si stima che il 51% della popolazione europea soffra di cefalea, di cui circa il 14% di emicrania e il 4% in forma cronica. Un problema in costante aumento, complice uno stile di vita con ritmi frenetici e stressanti e anche alcune condizioni ambientali (inquinamento, bruschi cambiamenti di temperature etc.). Da solo o in associazione alle terapie tradizionali, l’agopuntura (tecnica usata da millenni in Oriente) è stata ormai riconosciuta come una cura efficace anche contro il mal di testa. Ma in cosa consiste? Come agisce? Ne parliamo con la dottoressa Sheila Varesano, anestesista esperta in questa tecnica.

Dottoressa Varesano, innanzitutto, quanti tipi di mal di testa esistono?
Le cefalee si distinguono in primarie (emicrania, cefalea muscolo-tensiva, a grappolo, cefalea da affezioni del nervo trigemino) e secondarie, ossia legate a un’altra patologia o condizione (per esempio a seguito di un trauma cranico o in corso di meningite/encefalite). Tra le cefalee primarie, l’emicrania è la forma più frequente e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’ha inclusa tra le 20 patologie disabilitanti. Colpisce prevalentemente le donne tra i 20 e i 50 anni (spesso prima del ciclo). La frequenza degli attacchi può variare da una volta al mese fino a otto volte durante una giornata. La localizzazione è oculare e perioculare, il dolore di tipo trafittivo (come una lama che penetra nella testa), ottenebrante, che si irradia alla fronte e alle tempie e può essere bilaterale. Si può associare a nausea e vomito, l’occhio o gli occhi sono arrossati e si nota un aumento della lacrimazione e dello scolo nasale. C’è poi la cefalea a grappolo, simile all’emicrania, dalla quale si differenzia per il fatto che compare solo su un lato e colpisce il sesso maschile con un rapporto di 3:1. Infine, la cefalea muscolo-tensiva: in genere è associata a una contrattura della muscolatura, compare in relazione a eventi stressanti, non ha alterazioni oculari, ha un carattere più gravativo (come un peso sulla testa).

Come si possono curare queste diverse forme di cafalea?
Per le cefalee secondarie si deve necessariamente curare la causa iniziale, in quanto la cefalea è un sintomo e non la malattia. Per le cefalee primarie invece esistono linee guida che comprendono sia terapie farmacologiche tradizionali sia non convenzionali. La terapia tradizionale prevede l’utilizzo di diverse classi di farmaci, tra cui farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), triptani, benzodiazepine, derivati dell’Ergot, antidepressivi, miorilassanti (tra loro variamente associati a seconda dal tipo di cefalea). All’interno delle linee guida è citata, con prova di efficacia, l’agopuntura per tutti i tipi di cefalea.

Quali sono i vantaggi dell’agopuntura rispetto ad altri tipi di terapie? 
Il merito dell’agopuntura consiste nel ridurre l’intensità degli attacchi di cefalea e sembra avere un ruolo benefico protettivo a lungo termine nella prevenzione degli attacchi. Punti di forza, in particolare, sono l’assenza o quasi di effetti collaterali; inoltre la possibilità di utilizzarla anche nei pazienti allergici e in chi, per la presenza di altre patologie, non può assumere la terapia farmacologica. Può essere usata sia da sola sia in associazione a una terapia farmacologica con lo scopo di ridurre il dosaggio dei farmaci stessi.

Ma come agisce?
L’agopuntura è una tecnica terapeutica millenaria, che fa parte della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Consiste nel trattare, tramite la stimolazione con aghi, particolari punti del corpo situati lungo linee precise (i meridiani), allo scopo di riequilibrare le capacità di difesa e reazione dell’organismo. Nei meridiani fluisce l’energia (il QI) sotto forma di onde di movimento. La visione globale della MTC considera il corpo come un insieme di funzioni tra loro collegate e interdipendenti. Lo scopo è dunque ristabilire il corretto funzionamento dell’organismo, ripristinando l’equilibrio compromesso dalla malattia. Gli effetti comprovati sono: antidolorifico, antispastico e decontratturante, antiinfiammatorio, trofico e vaso modulatore, immunomodulatore, regolatore della funzione endocrina, sedativo, antidepressivo e ansiolitico. Per la cefalea, i punti trattati comprendono sia punti locali sulla testa sia punti distanti dalla testa, con funzione di “sblocco” o “tonificazione” di un certo meridiano o una funzione dell’organo correlato.

È dolorosa? No, anche se talvolta risulta fastidiosa. Normalmente però la sensazione scompare in pochi minuti. Quanto dura una seduta?
In media 30 minuti, durante i quali gli aghi restano infissi. La frequenza è settimanale; il numero di sedute nella “terapia d’attacco” è quattro o cinque, e in seguito si programmano eventualmente trattamenti a cadenza più prolungata.

Secondo la normativa italiana l’esercizio dell’agopuntura è riservato esclusivamente a medici

a cura DI MARIA CASTELLANO
Dott.ssa Sheila Varesano
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Agopuntore c/o CasaMedica Bergamo