Il mio segreto? Insegno a nuotare a preti e anziani.
La incontriamo qualche ora prima di presentare i Pooh che festeggiano i loro 50 anni di attività al Centro commerciale Le Due Torri di Stezzano. Ci sono già centinaia di persone in coda per vedere il bergamasco Roby Facchinetti e gli altri musicisti dello storico complesso. Micaela Carrara sorride vedendo la folla.

Tra tre ore sarà anche lei sul palco. «È sempre così quando ci sono personaggi famosi. La gente fa code interminabili, anche portando bambini piccoli, per vederli, per farsi fare gli autografi, per scambiare qualche battuta». Micaela è un’esperta. Ha presentato migliaia di eventi tra spettacoli, convegni, concerti. Ed è un volto noto, familiare ai bergamaschi, anche per i suoi programmi giornalistici trasmessi da Bergamo TV. Ma non tutti sanno che oltre a fare la giornalista e la presentatrice, la mattina fa l’istruttrice di nuoto alla piscina del Seminario di Città Alta. «Mi dedico in special modo ai principianti» confessa. «Ho allievi che hanno paura dell’acqua. Due in particolare: una suora di 80 anni, costretta a nuotare dopo le protesi alle due anche, e una signora di 90 che hanno superato brillantemente il timore di tuffarsi in piscina. Certo non è stato facile: ho dovuto inventarmi e praticare un po’ di psicologia e piano piano sono riuscita a farle entrare in acqua. Come? Parlando, cercando di comunicare, facendo domande sulla loro giornata, su cosa avevano preparato per il pranzo e via dicendo. Credo che la comunicazione, il parlare, la pazienza e soprattutto l’entusiasmo siano il segreto per superare qualsiasi problema. Faccio così anche con gli altri allievi, che non hanno mai avuto il tempo di imparare a nuotare. E poi mi sono specializzata nei preti che seguono le mie lezioni. Anche con loro ho un rapporto speciale, che continua anche quando la lezione finisce. Ho cominciato a insegnare quando ero ancora studentessa per racimolare qualche soldo e ora continuo per passione».

Micaela ha cominciato a nuotare da piccola e ha trasmesso l’amore per la piscina ad Allegra, la figlia di 11 anni, che però si esercita nel nuoto sincronizzato. «È una bambina stupenda che mi aiuta molto» dice con tutto l’amore di mamma. «Nonostante i tanti impegni sono una mamma che cerca di essere sempre presente e mi consulto con Allegra anche per i miei tatuaggi. Ne ho il corpo pieno. Ogni tatuaggio rappresenta un momento particolare della mia vita. Sono tutti importanti anche se uno l’ho cancellato con una riga rossa: “per sempre tredici”. Ce n’è però uno a cui tengo in modo particolare. L’ho fatto incidere sul collo ed è dedicato a mia madre scomparsa a 58 anni». Ce lo mostra, c’è scritto: “Non sarà il cielo a dividerci mamma”. E i suoi occhi azzurri si velano di commozione. Ma subito si riprende e ce ne fa vedere altri. È un tipo solare Micaela che sa scherzare anche sul suo fisico. Ha scritto infatti sul suo profilo Facebook: “Quando Dio distribuiva l’altezza io ero in coda per le tette”. Non è una stangona ma i suoi “pettorali” non passano inosservati. E spesso riceve messaggi un po’ sopra le righe sui suoi siti social. Un prezzo che purtroppo si paga al successo. Un successo cominciato quasi per gioco.

«Dopo la maturità al liceo scientifico Sant’Alessandro a Bergamo ho inviato una lettera scritta a mano a Elio Corbani allora direttore di Bergamo TV» racconta. «Sì, volevo fare la giornalista. Da sempre sono interessata alle storie delle persone. Sono fondamentalmente curiosa. Corbani mi ha risposto subito, mi ha fatto collaborare e mi ha mandato a fare un servizio su una partita di calcio a 5 che sarebbe stata trasmessa nella serata sportiva. Ero al colmo della felicità. Ho chiamato a raccolta tutta la famiglia davanti alla televisione. Un servizio dopo l’altro, l’Atalanta, il calcio minore, la pallacanestro, la pallavolo, ma il mio non arrivava. “Sarà alla fine”, commentavo io mentre i miei parenti cominciavano ad avere qualche dubbio. E invece arrivano i titoli di coda e del mio primo servizio nessuna traccia. Ecco questa è stata la mia prima avventura in televisione. Ma dopo mi sono rifatta con gli interessi. Ho trattato di tutto, sport, interviste a scrittori famosi, personaggi importanti, cantanti, storie dei paesi della Bergamasca, servizi sul volontariato che mi hanno fatto capire quanto i bergamaschi siano capaci di aiutare gli altri con il sorriso e la buona volontà senza chiedere nulla in cambio. La nostra provincia è davvero stupenda, ha un grande cuore e sa offrire tanta solidarietà a chi ne ha bisogno».

Poi il grande salto, da presentatrice di spettacoli. «Ho conosciuto tanti cantanti, tanti personaggi. Dietro le quinte ho cercato di comunicare con loro per scoprire, come ho sempre fatto nella mia vita, il loro lato vero, le loro storie. E purtroppo devo dire che alcuni sono vuoti, non hanno personalità, né cultura. Altri invece sono delle persone fantastiche che non se la tirano per niente e sono sempre disponibili con il pubblico». E il pubblico ama anche lei. Ci salutiamo. Micaela va a prepararsi per lo show con i Pooh e passa vicino alla coda che ormai è lunghissima, oltre duemila fan. E molti la fermano, le chiedono di fare un selfie. Lei accetta sempre con un sorriso e scambia una battuta con tutti. Lei è, come dicevamo, solare. «Sono davvero come appaio nei miei spettacoli anche se mi definisco una malinconica ottimista. Un po’ testarda e un po’ sognatrice che però vuole sempre comunicare e condividere le emozioni con la gente».

a cura di LUCIO BUONANNO