Con la dermopigmentazione è possibile avere un make up impeccabile tutto l'anno. Siete stanche di dovervi fare la riga sugli occhi o ritoccare e riempire le sopracciglia tutte le mattine, ancora di più ora che con il caldo la tenuta della mattina viene messa a dura prova dal sudore o dai bagni in piscina o al mare? Vorreste labbra un po’ meno sottili ma avete paura di iniezioni e trattamenti di medicina estetica? Allora il trucco semipermanente, o per meglio dire la dermopigmentazione, è quello che fa per voi.

 «Negli ultimi anni questa tecnica sta riscuotendo sempre più interesse sia tra le donne sia tra gli uomini» spiega Angela Cammarota, esperta in trucco semipermanente e tricopigmentazione. «Contrariamente a quanto si pensa, infatti, non serve solo per ricreare ad esempio l’effetto del contorno delle labbra o di un eyeliner, ma grazie alla tecnologia avanzata a disposizione, si possono risolvere diversi inestetismi legati a cicatrici, ad esempio dopo mastoplastiche (additive o riduttive) o mastectomie tumorali. L’obiettivo è nascondere cicatrici periareolari, o ricostruire completamente l’areola mammaria comprensiva di capezzolo. Il risultato finale sarà del tutto naturale, complice anche la scelta della colorazione di areola simile a quella reale. Inoltre è utile per mascherare la perdita di capelli, nascondere smagliature etc.. La dermopigmentazione non ha quindi solo fini estetici ma le si attribuisce anche un aspetto paramedicale e ricostruttivo, un grande vantaggio per molte donne non solo da un punto di vista estetico ma anche psicologico. Basti pensare alle donne che si devono sottoporre alla chemioterapia, terapia che in molti casi causa la perdita di capelli e sopracciglia».

In cosa consiste la tecnica?
Si tratta di una tecnica di pigmentazione dell’epidermide eseguita introducendo micro-pigmenti minerali nello strato superficiale dell’epidermide, con un ago montato su apposito macchinario.

Ma è come un tatuaggio?
È affine al tatuaggio ma diversa per il tipo di colori usati, per la profondità alla quale i colori vengono introdotti e per l’attrezzatura utilizzata.

È dolorosa?
Durante la seduta si può avvertire un lieve fastidio, soprattutto in alcune zone come l’infracigliare o la parte centrale le labbro superiore, anche se la parte viene precedentemente trattata con una crema anestetizzante.

Non è pericolosa?
No, a patto ovviamente che siano rispettate non solo tutte le norme igieniche del caso (in particolare l’utilizzo di aghi monouso) e che vengano utilizzati pigmenti specifici anallergici, testati e certificati, adatti anche a chi ha la pelle soggetta a reazioni allergiche con il tradizionale make-up.

Quante sedute servono?
Il numero di sedute necessarie per ottenere il risultato desiderato varia a seconda della zona da trattare. In genere comunque basta una seduta più una di ritocco, a distanza di circa un mese.

Quali accorgimenti bisogna seguire nell’immediato post?
Fondamentale è non togliere le crosticine che si formano, perché così facendo si rischia di asportare anche il colore non lasciandogli il tempo “fisiologico” per fissarsi. Per ammorbidirle, facilitarne la caduta spontanea e favorire la rigenerazione della pelle, per i primi dieci giorni è consigliabile applicare sulla zona trattata un velo di crema a base di pantenolo.

LA TRICOPIGMENTAZIONE
La tricopigmentazione è un trattamento estetico che permette di mascherare la perdita di capelli in uomini e donne di ogni età. È un’ottima soluzione nei casi di calvizie, alopecia e come completamento all’autotrapianto dei capelli. Rapida, non traumatica, reversibile: modifica la percezione visiva del diradamento attraverso la pigmentazione del cuoio capelluto. L’effetto è naturale, non teme l’acqua, il vento o l’azione dello shampoo. Dopo il trattamento, il risultato rimane inalterato per mesi. Un ago, studiato per la cute e inserito nel cuoio capelluto, introduce nello strato superficiale del derma un pigmento anallergico, certificato e bioriassorbibile che ricrea l’effetto dei peli rasati o di una chioma più folta. La durata del trattamento e il numero di sedute sono variabili – in genere ne bastano due, di due ore ciascuna, per ottenere ottimi risultati. La durata della tricopigmentazione varia in funzione della tecnica adottata, del tipo di pelle, dello stile di vita, della zona trattata. In genere, il risultato si mantiene inalterato dai 6 ai 12 mesi, fino a scomparire totalmente dopo 2, 3 anni dal trattamento. Sono disponibili tre diverse tecniche di tricopigmentazione (effetto rasato, effetto densità, copertura cicatrici): la differenza dipende dal tipo di tratto che l’operatore adotta, in funzione della copertura, del taglio di capelli, delle aspettative del cliente.

a cura di Elena Buonnano
Con la collaborazione di Angela Cammarota
- TECNICA ED ESPERTA IN DERMOPIGMENTAZIONE ESTETICA E CORRETTIVA -