Meglio le crocchette o pasti preparati in casa con alimenti freschi? C’è chi non ha dubbi: “meglio le prime, più bilanciate e pratiche”. Chi invece non rinuncerebbe mai a preparare la pappa al proprio cane con le sue mani. Ma chi ha ragione, ammesso che qualcuno ce l’abbia? Quali sono i pro e i contro di entrambe? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Giuseppina Bergami, medico veterinario. «Parlando di alimentazione del cane dobbiamo innanzitutto precisare che la sua digestione è diversa dalla digestione dell’uomo» precisa la veterinaria. «Per digerire il pasto infatti, il nostro amico a quattro zampe impiega molto più tempo di quanto impieghiamo noi a digerire il nostro. Inoltre, a causa di carenze di enzimi presenti nella saliva, al cane risulta difficoltosa la digestione (e quindi l’assorbimento) di ingredienti, quali ad esempio il riso e altre fonti amidacee. Dobbiamo anche ricordare che non tutti i cani sono uguali e che le loro esigenze nutrizionali cambiano in rapporto alla fascia d’ età, alla taglia o a particolari situazioni (gravidanza e allattamento)».

Dottoressa Bergami, cominciamo dall’alimentazione casalinga. Quali sono vantaggi e svantaggi?
Potete nutrire i vostri cani con l’alimentazione cosiddetta casalinga partendo da alimenti “freschi” quali fonti proteiche (evitandone alcune, possibili cause di allergia alimentare), carboidrati, fonti di vitamine e minerali. Essendo diverse le esigenze, in termini nutrizionali, dei cani in crescita, adulti, anziani e in base alla taglia o alla patologia, risulta evidente che la dieta casalinga deve essere opportunamente adattata a queste diverse situazioni. Spesso i proprietari improvvisano, leggendo qua e là, diete che magari sono dannose per il loro cane. La cosa migliore è chiedere consiglio al proprio veterinario. Fate attenzione però: se optate per questa scelta ci sono alcuni alimenti che possono risultare potenzialmente pericolosi per i vostri animali: cioccolato, uva, uvetta, cipolla, aglio, caffè, dolci, ect.. L’alimentazione casalinga, inoltre, vi offre la possibilità di scegliere voi stessi gli ingredienti, anche in base ai gusti del vostro cane, in modo da renderla il più possibile gustosa, risultando anche economicamente vantaggiosa nei cani di piccola taglia. Di contro però, non sempre si riesce a bilanciarla perfettamente nei suoi vari componenti, in special modo quando si tratta di cuccioli di grossa taglia in crescita, cani non più giovani, cani in sovrappeso o cani con particolari problemi di salute. Un altro aspetto da non trascurare è il tempo che dovete dedicare alla preparazione del pasto (anche se per alcuni proprietari può essere un divertente passatempo).
Passiamo alle crocchette…
Le crocchette, o per meglio dire la dieta commerciale, può rappresentare una valida alternativa all’alimentazione casalinga purché sia di alta qualità cosiddetta “Superpremium” (si può trovare solo nei negozi specializzati per animali). In questi alimenti, infatti, potete trovare tutti i nutrienti di cui necessitano i vostri cani, adeguatamente e correttamente bilanciati, formulati “ad hoc” per diverse esigenze, per esempio razze diverse (diversa dentatura) diverso grado di attività fisica (vita casalinga/ vita all’ aria aperta) e fasce di età. In particolare la dieta commerciale può essere molto utile per nutrire il cane con patologie (sensibilità alimentare, patologie urinarie, renali, epatiche, intestinali ed altre); è importante ricordare che alcune di queste diete sono sconsigliate per lunghi periodi e devono comunque essere sempre prescritte dal medico veterinario. Di contro, la monotonia del gusto e della forma della crocchetta, unite a volte alla scarsa appetibilità, può portare alcuni cani a stancarsi e rifiutare questo tipo di alimento. Inoltre non è da trascurare il costo di questi prodotti commerciali che può diventare importante per i cani di grossa taglia.

LE REGOLE BASE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE
Qualunque sia la scelta alimentare per il vostro animale, è importante seguire sempre alcune regole.
• Suddividere la razione giornaliera in tre pasti fino all’età di sei mesi; due pasti fino ad un anno, frequenza che sarebbe opportuno mantenere per tutta la vita, salvo indicazioni diverse da parte del medico veterinario. Questo è importante anche per evitare la cosiddetta torsione gastrica o dello stomaco, conosciuta anche come GDV (Gastric Dilatation-Volvolus), patologia che consiste in una rapida dilatazione dell’organo dovuta a un accumulo di gas, con relativo ripiegamento, spesso favorita dall’ingestione di grossi quantitativi di cibo e acqua tutti insieme e di aria.
• Non lasciare a disposizione del cane, in particolare se cucciolo, la ciotola di cibo per più di venti minuti; se il cane in questa fascia di tempo non mangia, la ciotola viene tolta e riproposta al pasto successivo. Questo serve per evitare, in futuro, che manifesti atteggiamenti “capricciosi” chiedendo ogni volta cibo diverso. Inoltre, come accade in natura, in cui il cucciolo deve mangiare velocemente per evitare che i fratelli gli sottraggano il cibo, è bene riprodurre la stessa modalità di nutrizione anche ai nostri amici di casa.

a cura di MARIA CASTELLANO
ha collaborato conla DOTT.SSA GIUSEPPINA BERGAMI
Medico veterinario
- AMBULATORIO VETERINARIO CITTA' DI SERIATE-