- anche se si è a dieta -
Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno aiuterebbero a ridurre il rischio di tumore al seno. A dirlo è un recente studio condotto dall’Università di Navarra, in Spagna, pubblicato sulla rivista scientifica Jama Internal Medicine. Da anni considerato il condimento più sano (ovviamente nelle giuste dosi ovvero 3-4 cucchiai al giorno), l’olio di oliva extravergine aggiungerebbe, quindi, alle sue già mille virtù anche quella antitumorale. Una buona notizia per i tanti amanti di quello che già gli antichi Fenici chiamavano “oro liquido” non solo per il suo valore economico, ma anche per i suoi benefici per la salute. Scopriamoli insieme al dottor Paolo Paganelli, biologo nutrizionista.

1.UNO "SCUDO" PER IL CUORE
Molte ricerche hanno dimostrato che nei popoli mediterranei che fanno uso esclusivo di olio di oliva risulta meno frequente l'incidenza di infarti e di malattie cardiovascolari. Non a caso l’FDA (l’Agenzia statunitense per gli alimenti e i farmaci) suggerisce che due cucchiai di olio extravergine d’oliva al giorno aiutano a ridurre il rischio cardiovascolare. «L'olio d'oliva infatti riduce i fattori LDL (Low Density Lipoproteine) e VLDL (Very Low Density Lipoproteine) che provocano depositi di colesterolo "cattivo" sulle pareti delle arterie e potenzia invece il fattore HDL, il "colesterolo buono" che ripulisce il colesterolo dalle pareti delle arterie» spiega il dottor Paganelli. «Il merito è della sua ricchezza di acido oleico e di Omega 3 e 6, grassi “buoni”, fondamentali per contrastare i processi di invecchiamento e proteggere la salute del cuore e del sistema cardiocircolatorio». Inoltre, riducendo i livelli di zuccheri nel sangue e la resistenza all’insulina, è indicato anche in caso di diabete.

2.CONDIMENTO ANTI-AGE, PER CORPO E MENTE
Tra i “componenti” più importanti dell’olio extravergine di oliva ci sono i polifenoli, un gruppo di sostanze naturali con proprietà antiossidanti che combattono i radicali liberi, rallentando così l’invecchiamento cellulare. «Più un olio brucia in gola, più è ricco di queste sostanze protettive» precisa l’esperto. «I polifenoli hanno un’azione preventiva nei confronti di alcune patologie notoriamente caratterizzate da una produzione eccessiva di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule e dell’organismo, come tumori e malattie neurodegenerative anche correlate all’età (ad esempio Parkinson e Alzheimer)».

3.GRADITO A STOMACO E INTESTINO
Facilmente digeribile e assimilabile è il più sano tra i grassi e aiuta a proteggere il sistema gastrointestinale. «L’olio extravergine di oliva crudo aiuta a regolarizzare l’intestino e a contrastare problemi di colon irritabile» consiglia il dottor Paganelli. «L’acido oleico, in particolare, riduce la produzione di acido cloridico e quindi previene gastriti e ulcere. Accelera, inoltre, il transito nel tratto intestinale, favorendone la regolarità. Favorisce l’attivazione del flusso biliare e lo svuotamento della cistifellea, ostacolando l’insorgenza di calcolosi biliare. Per ottenere un vero effetto lassativo l'olio d'oliva dev'essere assunto a stomaco vuoto e a dosi di circa 30 ml. nell'adulto, dose che però fornisce un notevole apporto calorico (circa 267 calorie per 30 ml.) e quindi controindicato per chi è in sovrappeso».

4.UNA FARMACIA NATURALE CONTRO LE INFIAMMAZIONI
Il suo sapore piccante deriva dall’oleocantale, un polifenolo che si trova esclusivamente nell’olio extravergine di oliva. «Gli studi condotti finora hanno indicato che questa molecola, insieme alla più nota vitamina E e a un altro polifenolo, l’oleoeuropeina, agirebbe proprio come i comuni antinfiammatori non steoroidei, inibendo la ciclossigenasi (COX), un enzima che svolge un ruolo cardine nei meccanismi infiammatori» continua il dottor Paganelli. Alcuni studi suggeriscono che 50 grammi di olio extravergine di oliva al giorno equivarrebbero al 10% della dose di ibuprofene raccomandata come antidolorifico per gli adulti. «Una proprietà importante se si pensa che l’infiammazione assume un ruolo importante contro malattie come l'ictus, l'infarto e alcuni tipi di tumori».

5.ALLEATO (A SORPRESA) NELLE DIETE
Come per tutti i grassi l'apporto calorico è rilevante, ma se lo si impiega in quantità controllate può aiutare a dimagrire, perché la sensazione di sazietà e l'appagamento organolettico che derivano dal suo consumo aiutano a controllare l'appetito e quindi a mangiare meno. «La ragione sarebbe da ricercare nell’aroma» osserva l’esperto. «Il profumo dell’olio di oliva sembra stimolare il senso di sazietà ed evitare di mangiare più del dovuto».

6.AMICO PER LA PELLE
In virtù della sua azione antiinfiammatoria l’olio extravergine migliorerebbe problemi di psoriasi, acne, dermatite atopica e altri tipi di eczema. La ricerca scientifica ha dimostrato inoltre come lo squalene, in particolare, possieda proprietà antiossidanti nei confronti delle radiazioni solari, diminuendo la produzione di radicali liberi a livello della pelle esposta al sole.

7.OTTIMO ANCHE PER FRIGGERE 
A differenza di quanto molti pensano, l'olio d'oliva, meglio sempre se extra-vergine, è ideale non solo per condire a freddo ma anche per friggere. «È un olio molto stabile, con un punto di fumo (ndr. ovvero la temperatura oltre la quale l'olio degrada e perde le caratteristiche organolettiche, con sviluppo di sostanze dannose per l'organismo) superiore a 200 °C, mentre la temperatura ideale per friggere, ad esempio le patatine, è intorno ai 180°C» conclude il dottor Paganelli.

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI VALORI RIFERITI a 100 G DI OLIO EXTRA VERGINE

Kcal 899

Lipidi totali (g) 99,9

Acido oleico (%) 70-80

Acido linoleico (%) 4-12

Acido palmitico (%) 7-15

Acido stearico (%) 2-6

Vitamina A (retinolo eq. μg) 36

Vitamina E (mg) 22,4

Occhio all'etichetta e alla conservazione
Negli scaffali dei supermercati si trovano molti tipi di olio d'oliva. Un olio viene definito "vergine", se estratto solo con processi meccanici a freddo, cioè a una temperatura tale da non provocare alterazione al prodotto finale. L'olio "extra-vergine" viene ricavato dalla prima spremitura delle olive e subito imbottigliato, ha un tasso di acidità dell’1%, mentre l’olio "vergine" subisce alcuni passaggi prima del confezionamento e perde di conseguenza alcune qualità. Gli altri tipi di olio d'oliva sono prodotti invece con processi fisici e chimici diversi, che prevedono ad esempio l'uso di solventi. Per mantenerne l’aroma e le proprietà, soprattutto se extravergine, è bene conservarlo al riparo da luce e calore, ad esempio all'interno di contenitori di colore scuro o protetti da stagnola. Se si compra l'olio in latta metallica e lo si travasa bisogna prestare attenzione alla bottiglia che si utilizza in casa. In contenitore integro e ben sigillato l'olio di oliva si mantiene inalterato per circa 18 mesi.

a cura di ELENA BUONANNO

ha collaborato il DOTT. PAOLO PAGANELLI
Biologo Nutrizionista
- A BERGAMO -