Mini-guida all’Esposizione Universale che dal primo maggio al 31 ottobre animerà Milano e la Lombardia con eventi, convegni, iniziative con filo conduttore il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”

Ci siamo. Il primo maggio comincia a Milano Expo 2015, che fino al 31 ottobre coinvolge tutta la Lombardia, Bergamo compresa. Il tema

dell’Esposizione Universale è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Per la prima volta nella sua storia, l’Expo non sarà un’esibizione del progresso e delle invenzioni, ma l’occasione per aprire un dialogo e una cooperazione tra le 145 Nazioni che vi partecipano, un laboratorio di innovazione e ricerca, un momento di confronto per trovare soluzioni che possano assicurare uno sviluppo sostenibile, sicurezza alimentare, qualità della filiera produttiva con particolare riguardo alla lotta contro gli sprechi. È questo uno dei grandi problemi della Terra: la metà del cibo prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce infatti nella pattumiera. In Italia si buttano nei rifiuti circa 15 milioni di tonnellate di alimenti ancora utilizzabili per una somma vicina ai 37 miliardi di euro. Un grido d’allarme per le tante popolazioni che patiscono la fame nel mondo e che potrebbero superare le loro gravi carenze alimentari con scelte più oculate da parte dei Paesi più ricchi.

Ecco allora che la gestione del cibo e dell’acqua (quasi 800 milioni di persone non vi hanno ancora accesso), risparmio energetico, il rispetto dell’ambiente sono le parole d’ordine di questa edizione. Argomenti che saranno trattati in eventi e convegni per mettere a punto il futuro del Pianeta attraverso le esperienze e le soluzioni portate da tutti i Paesi, dalle Associazioni del Terzo Settore e dalle aziende che partecipano alla grande manifestazione mondiale. Ma l’Expo è anche la presentazione dei prodotti tipici di ogni Nazione, dal caffè al cacao, dal riso alla frutta e legumi ai cereali, come il mais spinato di Gandino, ai tuberi, ai formaggi, come lo strachitunt bergamasco. Anche Bergamo farà la sua parte (vedi box). Nell’attesa del grande evento, per il quale si prevedono un giro d’affari di 25 miliardi di euro e circa 20 milioni di visitatori, “Bergamo Salute” vi accompagna alla scoperta di Expo 2015 con una guida sulle dieci cose da sapere per godersi questa esposizione mondiale tornata a Milano dopo quasi 110 anni. La prossima si terrà a Dubai nel 2020 e avrà come tema “Connettere le menti, creare il futuro”.

1 - COME ARRIVARE E COME ACQUISTARE IL BIGLIETTO
L’Expo sorge tra Milano e Rho. Meglio evitare le auto: saranno off limits. Per chi proprio non riesce a farne a meno ci sono due parcheggi alternativi: uno a Trenno (1500 posti) e uno ad Arese (10 mila posti) collegati all’Expo con bus navetta gratuiti. Meglio comunque utilizzare la metropolitana: la linea 1, la“rossa”, ha per capolinea la stazione di Rho-Pero vicina all’Esposizione e collegata con una passerella. Il prezzo del biglietto sui mezzi dell’Atm è di 5 euro andata e ritorno. Oppure si può arrivare in treno, con i “passanti” di Trenord e Trenitalia, ma anche con quelli dell’alta velocità che fermano a Rho Fiera. Il biglietto per visitare l’Expo costa 32 euro, ma sono previsti vari ticket più economici (pomeridiani, serali, per famiglie e scontati a seconda dell’età dei visitatori o per i gruppi; gratuiti per i bambini al di sotto dei 4 anni e per gli accompagnatori di disabili). I biglietti si possono già acquistare, scontati, via Internet (www.expo2015contact.it/tag/biglietti/), negli aeroporti (anche a Orio al Serio) e nelle filiali di Intesa Sanpaolo. L’Expo è aperta 

dalle 10 alle 23.

2 -L’AREA ESPOSITIVA: UN MILIONE E CENTO METRI QUADRATI
L’area espositiva è di un milione e cento metri quadrati e si sviluppa su due assi ortogonali: il Cardo e il Decumano che gli antichi romani usavano per costruire le loro città e i loro accampamenti. Il sito è circondato completamente da un canale e grandi tendoni, sistemati sui percorsi, riparano i visitatori dalla pioggia o dal sole. Nei quattro punti cardinali sono stati realizzati i principali punti di riferimento che orienteranno i visitatori e ospiteranno i grandi eventi: la Collina mediterranea, l’Open air theatre, la Lake arena, e l’Expo Center. Lungo il Cardo (circa 400 metri) si distribuirà la partecipazione italiana con spazi dedicati alle eccellenze agroalimentari e il Palazzo Italia sede di rappresentanza per incontri istituzionali. Sul Cardo ci sono altri due importanti padiglioni: quello dei vini italiani e quello dell’Unione Europea per la prima volta presente a un’Esposizione Universale. Il Decumano (lungo circa 1,5 chilometri) ospita 60 padiglioni con gli spazi espositivi dei vari Paesi e i cosiddetti cluster, aree comuni dedicate alle Nazioni che per differenti motivi non hanno realizzato un proprio padiglione. Alcuni di questi “villaggi” sono dedicati alla presentazione e degustazione di prodotti come il riso, il caffè, le spezie, il cacao, frutta e legumi, cereali e tuberi. Altri invece raggruppano i Paesi intorno a temi come il Bio-Mediterraneo, le Isole e le zone aride.

3 - IL PADIGLIONE ZERO
è il primo spazio che i visitatori si troveranno di fronte. Ha il compito di spiegare con scenografie e filmati il tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: dodici teatri distribuiti su 9 mila metri quadrati ognuno dedicato a un tema, a un momento dell’evoluzione del rapporto tra uomo, ambiente, tecnica e cibo. Con un’installazione che rappresenta un cumulo di scarti alimentari di oltre 300 metri quadrati. “è la follia dello spreco. Produciamo cibo per 12 miliardi di persone ma ne buttiamo il 30 per cento e intanto 850 milioni muoiono di fame e oltre un miliardo e 200 milioni sono obese o in sovrappeso” ha commentato il curatore Davide Rampello.

4 - IL QUARTIERE GENERALE DELL'ITALIA
Soluzioni avveniristiche per Palazzo Italia, edificio di quattro piani che ospita spazi istituzionali e di rappresentanza del Governo Italiano e le eccellenze del Made in Italy e ha una superficie di 9 mila metri quadrati e 900 pannelli di cemento mangiasmog brevettato da Italcementi. Il percorso inizia nella piazza interna dove superfici inclinate e curve disegnano uno spazio suggestivo. Palazzo Italia ha spazi per eventi al piano terra, spazi espositivi ai piani superiori anche di rappresentanza, per conferenze e meeting, per la ristorazione tra cui un ristorante VIP e una terrazza panoramica.

5 - UNA CASCINA PER LE ASSOCIAZIONI
Esempio ultrasecolare dell’architettura rurale lombarda, la Cascina Triulza, riportata con i restauri a nuova vita, ospita la Società Civile. Tante Associazioni del Terzo settore si daranno appuntamento qui per discutere e pensare e trovare soluzioni al tema “Energie per cambiare il mondo”. Nei sei mesi dell’Expo ci saranno oltre mille eventi tra dibattiti, laboratori, spettacoli all’aperto. Un programma intenso diviso in sette capitoli: produzione e stili di vita per uno sviluppo della qualità; dialogo e cooperazione per educare la cittadinanza mondiale; giovani creativi, cittadini custodi dei beni comuni, dal patrimonio culturale al territorio; il ruolo e la responsabilità sociale dell’arte; vivere e convivere nelle comunità locali e globali; profit e non profit, nuove alleanze per il futuro.

6 - GIOVANI, DONNE, BAMBINI E UNIVERSITA'
Coinvolgere le più importanti Università del mondo per mettere in comune ricerche e riflessioni e la discussione di una lista di raccomandazioni è lo scopo del Laboratorio Expo in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Dibattiti e studi sono previsti anche con WE (Women for Expo), il più grande network femminile dedicato ai temi dell’alimentazione con un progetto realizzato con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e il Ministero degli Affari Esteri. I giovani di tutti i Paesi sono, invece, chiamati a realizzare un video con un tablet o uno smartphone che racconti i temi di Expo Milano 2015 con il progetto Short Food Movie della Fondazione Cinema per Roma e Centro Sperimentale di Cinematografia. Tante iniziative anche per i bambini con il progetto Children Share, in collaborazione con Muba (Museo dei Bambini di Milano, per dare la possibilità ai bambini di tutto il mondo di condividere attraverso il gioco tradizioni alimentari, sapere e responsabilità stimolando in loro particolari sensibilità nei confronti del tema della sostenibilità.

7 - SETTEMILA EVENTI IN SEI MESI
L’Expo ha in programma una serie di eventi, circa settemila, orientati alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. Dibattiti, convegni e un grande evento per ogni mese dell’Esposizione Universale con la collaborazione della Triennale: dall’arte allo sport, dal teatro alla musica, dalla moda al cinema. Si comincia il 2 maggio con la mostra dedicata all’operato di Leonardo da Vinci durante i suoi 25 anni a Milano, poi quella dedicata a Caravaggio e ancora quella sul Futurismo milanese.

8 - DOVE MANGIARE
C’è solo l’imbarazzo della scelta sia a pranzo sia a cena. I punti di ristorazione sono 140, il 40 per cento gestiti direttamente da Expo 2025 Spa . Si potrà mangiare anche all’interno dei vari padiglioni nazionali a partire dal Palazzo Italia o nei 20 ristoranti tipici (uno per ogni regione d’Italia) allestiti da Eataly. Complessivamente saranno consumati 26 milioni di pasti nell’arco di sei mesi, circa 33 mila tonnellate di bevande e 13 mila di cibo.

9 - TRENTAMILA GIOVANI IN CAMPO
Sono circa 30 mila gli addetti all’Expo. Un esercito: 811 assunti da Expo, 139 stagisti, 507 ragazzi del servizio civile nazionale, 10 mila addetti negli stand dei Paesi e dei vari appaltatori, 18 mila volontari.

10 - IL LOGO, L’INNO E LA MASCOTTE
Il logo di Expo, disegnato dall’architetto milanese Andrea Puppa, è composto da quattro lettere (EXPO) e quattro cifre (2015) sovrapposte. Il Padiglione Italia ha un suo logo realizzato dallo studio Carmi e Ubertis ed è composto da numerosi elementi circolari tricolori che compongono una figura simile a un fiore. Ma Expo ha anche la sua mascotte e il suo inno. La mascotte, disegnata da Disney Italia, ha preso ispirazione dai quadri del pittore Giuseppe Arcimboldo (Milano 1526-1593). Si chiama Foody ed è composta da 11 alimenti: la banana Josephine, il fico Rodolfo, la melagrana Chicca, l’arancia Arabella, il cocomero Gury, il mango Manghy, la pera Piera, la mela Pomina, i rapanelli Rap Brothers, il mais Max Mais e l’aglio Guagliò. Infine l’inno dell’Esposizione, cantato e scritto da Andrea Bocelli con la musica di Andrea Morricone figlio di Ennio, si intitola “La forza del sorriso”.

BERGAMO SI PRESENTA AL MONDO
Anche Bergamo si prepara al grande evento dell’Esposizione Universale che per sei mesi porterà una ventina di milioni di visitatori a Milano e in Lombardia. Molti scopriranno anche la nostra provincia con la sua storia e le bellezze artistiche, naturali e i suoi prodotti agricoli, come il mais spinato, e caseari, come lo strachitunt. I turisti potranno ammirare i quadri della grandiosa mostra monografica dedicata al grande pittore rinascimentale Jacopo Negretti, noto come Palma il Vecchio. Il progetto che coinvolge alcuni dei più importanti musei del mondo, prevede iniziative ed eventi collaterali in tutti i paesi bergamaschi dove lavorò Palma il Vecchio, ma anche visite all’Accademia Carrara riaperta alla vigilia dell’Expo. Legato al tema dell’Esposizione Universale è il Monastero di Astino che ospita la mostra dedicata al famoso gastronomo ed enologo Gigi Veronelli, scomparso undici anni fa, e la sua cantina con 40 mila bottiglie di vino. Nei campi intorno al convento, un Orto Botanico con centinaia di varietà diverse, dove scoprire come nasce ciò che mangiamo e come nel tempo siano mutate le specie vegetali.

a cura di LUCIO BUONANNO