Lo sapevate che in una sola giornata respiriamo, senza accorgercene, 15 mila volte? Non sempre però lo facciamo nel modo giusto. Spesso, a causa di tensioni e stress, respiriamo nel modo sbagliato anche se non ce ne rendiamo conto. Eppure il primo passo per combattere lo stress e l’ansia è proprio imparare a controllare il respiro.
"Esiste uno stretto legame tra le emozioni e la respirazione, il cui muscolo principale si chiama diaframma. Quando siamo sotto stress finiamo per respirare male (solo con il petto o solo con la pancia) o addirittura tratteniamo il respiro, anche se per un periodo breve" conferma Sara Bani, fisioterapista.

Ma perché succede questo?
Perché il diaframma non lavora più correttamente, si blocca. Può trovarsi, per esempio, in fase di inspirazione. In questo caso respiriamo solo “di pancia”, il respiro si fa corto, il torace non si espande (i muscoli respiratori secondari, gli intercostali, non vengono attivati). Con questa costrizione si vengono a creare tensioni addominali, cervicalgie, finiamo per alterare la postura in atteggiamento di flessione anteriore del busto, schiacciando ulteriormente la pancia e i visceri che subiscono alterazioni nelle loro funzioni (ad esempio il cuore, lo stomaco etc.). Il diaframma si può bloccare, però, anche in espirazione: respiriamo solo, o maggiormente, con il petto. Questo crea tensioni o blocchi di una o più costole, blocchi articolari fra costole e sterno o costole e vertebre posteriormente, terreno fertile per dolori.

Perché è così importante questo muscolo?
Al diaframma sono collegate le più importanti terminazioni nervose neurovegetative (il sistema nervoso interno che difende l’equilibrio interiore e presiede tutte quelle funzioni che non sono controllate dalla nostra volontà). In una situazione di calma, relax, serenità il diaframma si muove correttamente, né troppo velocemente, né troppo lentamente. In una corretta inspirazione ed espirazione, è in grado di far lavorare il torace sia inferiormente (dando un sorta di pompaggio ai visceri sottostanti) sia superiormente (attraverso i muscoli respiratori secondari, quelli fra le costole e quelli che collegano le prime costole alle vertebre cervicali), innalza il petto. Respirando correttamente si ossigenano tutti i tessuti e si favoriscono gli scambi metabolici. È evidente quindi come una respirazione diaframmatica profonda sia importante per ripristinare la nostra tranquillità.

Inizia la giornata così
Ecco un esercizio da ripetere tutte le mattine per dieci minuti.
• Sdraiatevi sulla schiena con le gambe leggermente divaricate.
• Appoggiate la mano destra appena al di sotto dell’ombelico e la sinistra sul torace.
• Espirate dolcemente attraverso la bocca tutta l’aria nei polmoni.
• Inspirate attraverso il naso lentamente, lasciando gonfiare l’addome, poi, inspirando, immaginate l’aria che entra e arriva in ogni parte del corpo.
•Espirate dolcemente abbassando l’addome, poi, espirando, immaginate che, insieme all’aria, scivolino fuori dal corpo tutte le tensioni.
• Restate concentrati sulla respirazione finché non vi sentirete rilassati.

a cura di GIULIA SAMMARCO
Con la collaborazione di SARA BANI
Massofisioterapista