Malattia infettiva dal nome stravagante, è tra le più diffuse nei bambini dell’asilo e delle scuole primarie. Per fortuna, però, non è pericolosa. 

Per certi versi simile alla varicella, poiché si presenta anch’essa con macchie e bollicine, la malattia mani-piedi-bocca, si distingue in particolare per la tipica distribuzione delle lesioni, come suggerisce il nome della malattia. 

Si manifesta con bollicine acquose piccole e simili a quelle della varicella, localizzate però solo su mani e piedi e intorno alla bocca. È la Mani-Piedi-Bocca (Hand, Foot and Mouth in inglese o HFM), malattia infettiva dal nome curioso, molto comune e diffusa soprattutto nei bambini al di sotto dei 10 anni. Anche se in genere spaventa molto le mamme, in realtà si tratta di un’infezione banale e con pochi rischi. Nei bambini, infatti, le complicanze sono rarissime e sono le stesse di tutte le malattie infettive, ovvero forme con complicanze neurologiche (le forme più gravi si presentano negli adulti, perciò occorre fare attenzione soprattutto nelle donne in gravidanza). Ma perché viene? Come si trasmette? E come affrontarla? Ce lo spiega la dottoressa Erminia Ferrari, esperta in omeopatia pediatrica.

Dottoressa Ferrari, di che tipo di malattia si tratta?
La Mani-Piedi-Bocca è una malattia infettiva che fa parte del gruppo delle malattie esantematiche (che si manifestano cioè con esantema, eruzione cutanea), causata il più delle volte da un virus che ha un nome quasi impronunciabile, Coxsackie, e più raramente da altri virus appartenenti alla famiglia degli Enterovirus (la seconda famiglia più comune nell’uomo dopo i rinovirus, responsabili della malattie da raffreddamento). Una volta entrato nell’organismo, dopo un periodo di incubazione di circa una settimana, compaiono i sintomi, cioè macchie, che si localizzano inizialmente intorno alla bocca o anche internamente sulla mucosa e poi, nell’arco di due giorni, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi (possono però essere presenti anche lungo l’avambraccio e la gamba, fino al ginocchio, oltre che sul sederino). Talvolta prima delle macchie possono comparire malessere generalizzato, febbre moderata intorno ai 38°C e dolori addominali e diarrea. Le macchie poi evolvono in bollicine piene di liquido e infine, seccandosi, in crosticine destinate a cadere da sole. Tutto questo processo dura in genere una settimana.

Ma le macchie danno fastidio come quelle della varicella?
Anche se a volte possono causare prurito, in genere, le macchie causate dalla Mani-Piedi-Bocca non danno particolare fastidio. Fanno eccezione, però, le lesioni contornate da un alone rosso vivo sulla mucosa della bocca (enantema): a volte possono diventare dolorose e quindi causare inappetenza e difficoltà a mangiare.

Come si prende?
Come tutte le forme virali, il contagio avviene per contatto diretto con secrezioni nasali e saliva di pazienti nella prima settimana di malattia, quindi parlando, starnutendo, tossendo, scambiandosi i giochi, oppure con contatto orale di feci di pazienti anche dopo un mese dalla guarigione (non viene trasmessa dagli animali, come alcuni pensano). Nelle strutture comunitarie, come gli asili e la scuola primaria la Mani-Piedi-Bocca può essere facilmente trasmessa a più soggetti ed essere, quindi, causa di piccole epidemie. Per prevenire il contagio, quindi, è opportuno utilizzare banali forme igieniche, quelle che vengono comunemente consigliate in tutte le altre forme virali, come lavarsi accuratamente le mani ed evitare il contatto orale con le feci dei piccoli pazienti. Inoltre è meglio evitare di rompere le bolle, perché questo favorisce il contagio.

Una volta che compaiono i sintomi cosa si può fare?
Non c’è una cura specifica Mani-Piedi-Bocca. In genere si risolve da sola. Tuttavia è sempre bene consultare il proprio pediatra di fiducia per ricevere i consigli più adatti al caso, in genere paracetamolo per la febbre e i dolori addominali, fermenti lattici e idratazione per la diarrea, prodotti lenitivi orali per le lesioni in bocca e topici per la pelle per l’eventuale prurito. Essendo una malattia contagiosa il rientro a scuola o negli asili può avvenire quando l’esantema scompare e inizia la fase delle “crosticine”, segno che l’infezione è in via di risoluzione e non si è più contagiosi. In ogni caso, comunque, dipende dalle regole stabilite dalla scuola o asilo.

Ma si può riprendere anche in età adulta?
Sì, anche se è raro: il paziente già colpito rimane comunque sensibile agli altri ceppi responsabili della malattia.

a cura di ELENA BUONANNO
con la collaborazione della DOTT.SSA ERMINIA FERRARI
Esperta in Omeopatia Pediatrica