Patologie neurologiche, disfunzioni cerebrali di vario genere, lesioni o traumi ma anche disturbi depressivi o d’ansia. Tutte queste situazioni possono provocare un’alterazione del funzionamento della persona dal punto di vista cognitivo, emotivo e comportamentale. In questi casi la riabilitazione neuropsicologica rappresenta un valido supporto per recuperare (laddove possibile) o arrestare questo processo che, se trascurato, finisce per modificare lo stato di salute, le relazioni sociali e i comportamenti di chi ne è affetto, riducendo il suo grado di autonomia nella quotidianità.

«La riabilitazione neuropsicologica consiste in un intervento volto a migliorare o a rallentare il declino delle capacità cerebrali compromesse» spiega Paola Bringoli, Direttore Operativo di InsiemeAte Onlus, associazione che da anni è impegnata nell’assistenza domiciliare alla persona fragile che oggi propone un “progetto pilota” con l’obiettivo di promuovere la riabilitazione neuropsicologica al domicilio. «Questo tipo di riabilitazione si basa su attività cognitive che coinvolgono in modo attivo l’individuo. La sua efficacia è dimostrata da numerosi studi empirici descritti nelle più importanti pubblicazioni di riviste scientifiche le quali mettono in evidenza che, se svolta in modo continuativo, essa può dare risultati già dopo sei mesi».

Ma quali sono in particolare i disturbi che si possono affrontare?
I disturbi neuropsicologici trattati sono di tipo cognitivo (deficit di attenzione, memoria, apprendimento, linguaggio) ed emotivo-comportamentale (apatia, impulsività, irritabilità) i quali possono essere causati sia da patologie neurologiche (ictus, traumi cranici, sclerosi multiple, esiti di encefaliti e post-chirugici tumorali, Morbo di Parkinson, demenze) sia da psicopatologie (Disturbi depressivi e d’ansia). La riabilitazione neuropsicologica prevede la costruzione di un piano di trattamento individualizzato, generato mediante l’osservazione clinica, il colloquio neuropsicologico e i risultati della valutazione neuropsicologica, tutto svolto con assoluto rigore scientifico da figure professionali specializzate.

Il vostro progetto, in particolare, come si struttura? 
La nostra attività di riabilitazione neuropsicologica prevederà percorsi individuali rivolti all’assistito, con attività ed esercizi in linea con le sue capacità residue. Il percorso sarà condotto da personale altamente qualificato e sarà costantemente condiviso, nelle sue fasi di costruzione e verifica, con i familiari, che l’Associazione ritiene da sempre elementi fondamentali della rete di cura che ruota intorno alla persona fragile. Crediamo che un intervento riabilitativo, ancor più se precoce, globale e coordinato, possa consentire importanti evoluzioni nel quadro clinico di un individuo, andando a garantire benessere e qualità di vita, favorendo maggiore autonomia e integrazione della persona nel suo contesto sociale, familiare e lavorativo.

a cura di FRANCESCA DOGI

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