Colpisce in particolare alcune razze, come i Carlini, i Terrier e i Bulldog. Può essere più o meno grave ma nella maggior parte dei casi causa comunque zoppia. È la displasia del ginocchio, patologia congenita per la quale l’unica cura è rappresentata dalla chirurgia. Come riconoscerla? Come prevenirla? È sempre necessario intervenire? Ce lo spiega il dottor Mario Di Franco, veterinario.

Dottor Di Franco, che cosa è la displasia del ginocchio?
Con il termine “displasia del ginocchio” s'intende una patologia che colpisce un grandissimo numero di razze con gravità e sintomatologia variabile da soggetto a soggetto. In particolare è rappresentata dalla lussazione della rotula, condizione patologica in cui la rotula non scorre più nella sua sede fisiologica (solco trocleare), ma si trova medialmente (lussazione mediale) o lateralmente a essa (lussazione laterale). Si tratta di una patologia congenita ed ereditaria, che si manifesta nella maggior parte dei casi in assenza di traumi ma a causa del non corretto sviluppo delle ossa dell'articolazione del ginocchio e allineamento delle ossa dell'arto posteriore.

Quali sono le razze più a rischio?
La lussazione della rotula può colpire cani di ogni razza, ma i cani di piccola taglia sono i più soggetti a questa patologia. Tra questi Maltesi, Bolognesi, Carlini, Barboncini nani e toy, Pinscher, Chihuahua, Bichon frisé, Terrier, Cavalier king charles spaniel, Bulldog francese etc… Le razze di taglia grande più colpite sono: Bulldog, Pittbull, Labrador, Boxer, Mastini etc.. Solitamente i cani di taglia piccola sono affetti maggiormente dalla lussazione mediale della rotula. Al contrario i cani di taglia grande sono predisposti alla lussazione laterale della rotula.

Con che tipo di sintomi si manifesta?
Il sintomo maggiormente riscontrabile in un cane affetto da displasia del ginocchio è la zoppia. Questa può essere intermittente o costante in base alla gravità e al grado di lussazione. A seguito di una visita ortopedica si può definire il grado di lussazione della rotula che va dal primo al quarto grado in base al posizionamento della rotula e alla gravità della patologia. Spesso oltre alla zoppia è presente un atteggiamento tipico del cane che si rifiuta di estendere o flettere l'arto colpito: questo evita che la rotula possa “slittare” fuori o dentro la sua sede anatomica, quindi provocare dolore.

Come si diagnostica?
Una visita ortopedica specialistica può accertare la presenza o meno della patologia. La diagnosi non è assolutamente invasiva e non comporta nessun esame strumentale, fastidio o dolore per il cane ma solamente un’accurata visita clinica ortopedica. Già durante le prime vaccinazioni del cucciolo sarebbe opportuno che il medico veterinario effettuasse un controllo delle ginocchia per escludere o diagnosticare in tempo questa patologia. Questa patologia infatti può insorgere molto presto, già dalle prime settimane di vita del cane o anche essere riscontrata occasionalmente in cani adulti non sintomatici.

Una volta accertata che cosa si può fare?
La displasia del ginocchio trova risoluzione con l’intervento chirurgico che consiste nel riallineare la rotula nella sua corretta sede anatomica attraverso diverse tecniche in base alla gravità della displasia (la classificazione del grado di displasia è fondamentale per la scelta del giusto intervento correttivo). La chirurgia per la lussazione della rotula per essere efficace deve comprendere le seguenti tecniche: la plastica del solco trocleare, la trasposizione della cresta tibiale e l'embricazione (rinforzo) della capsula articolare. L'associazione di tutte queste tecniche chirurgiche garantisce un’adeguata stabilizzazione della rotula nella sua sede e la risoluzione della patologia. Infatti non effettuando un intervento chirurgico completo (associazione di tre tecniche) si rischiano spesso recidive, lussazioni con conseguente ritorno della zoppia. Nei casi più gravi, la displasia del ginocchio è data da deformità ossee e l'intervento chirurgico è molto più complesso e comporta interventi di osteotomie (letteralmente “tagli di ossa”) correttive di femore, tibia o entrambe.

Ma è sempre necessario l’intervento?
La terapia chirurgica precoce in cani displasici sintomatici è l'unica capace di assicurare un miglioramento efficace e risolutivo dell'animale. Il progressivo scorrimento errato della rotula nell'articolazione del ginocchio fa sì che progrediscano gli effetti artrosici sul ginocchio colpito e il cane si rifiuti sempre di più di caricare e utilizzare l'arto. I soggetti adulti che non mostrano nessun tipo di sintomatologia non sarebbero invece candidati alla chirurgia.

L’unica prevenzione: la diagnosi precoce
L'unico modo per prevenire la displasia del ginocchio è quella di non far riprodurre soggetti affetti da questa patologia. Oggi è possibile testare e certificare ufficialmente la presenza o meno della lussazione della rotula (da parte di medici veterinari accreditati), in modo tale da evitare sempre più che cani geneticamente affetti da questa patologia possano riprodursi e con loro possano riprodursi anche questi difetti genetici, dando alla luce cuccioli gravemente malati. È sempre corretto, quindi, fare controllare sin da cucciolo il proprio cane per escludere questa e altre patologie congenite ereditarie. Una visita ortopedica può rapidamente togliere ogni sospetto o confermare la patologia. In caso di patologia confermata è necessario scegliere l'approccio risolutivo più adatto e successivamente escludere dalla riproduzione il cane colpito da displasia del ginocchio.

 

a cura di VIOLA COMPOSTELLA
con la collaborazione del Dott. Mario Di Franco
Veterinario
- DVM Centro Veterinario Gorle -