Si chiama auto rilascio miofasciale (in inglese Self Myofascial Release, SMR) e promette di sciogliere tensioni muscolari, attenuare il dolore, rendere più elastici i muscoli con un “semplice” rullo di schiuma espansa. Certo è che negli ultimi anni questa tecnica è sempre più utilizzata dai professionisti della riabilitazione e del fitness. A testimoniarne la crescita c’è anche l’attenzione della letteratura scientifica sull’argomento. È di qualche mese fa, ad esempio, un’interessante ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista The International Journal of Sports Physical Therapy. Approfondiamo l'argomento con Massimo De Nardi, dottore in Scienza dello Sport.

In che cosa consiste questa tecnica?
L’auto rilascio miofasciale è una tecnica usata per migliorare la mobilità miofasciale (ovvero del sistema composto dai muscoli del corpo e dalle guaine di tessuto connettivale da cui sono avvolti). Viene comunemente effettuata tramite un rullo di schiuma espansa chiamato foam roller. Questo viene fatto rotolare a contatto con il distretto corporeo interessato, consentendo in questo modo un auto massaggio, regolabile per quanto riguarda la durata, la pressione esercitata e la velocità di rotolamento. Rotolando sul foam roller bisogna seguire sempre il senso di sviluppo del muscolo e fermarsi in coincidenza delle articolazioni, facendo lavorare in questo modo un solo distretto muscolare alla volta. La ricerca citata conferma che esistono prove che indicano come questi strumenti possono migliorare il range di movimento e il processo di recupero diminuendo gli effetti di dolore muscolare acuti e tardivi. Con il foam roller, la persona utilizza il proprio peso corporeo per applicare pressione ai tessuti molli durante il rollio.

Quali benefici offre?
La superficie del foam roller non è liscia ma presenta alcune zone rialzate che permettono, durante l’utilizzo, di andare a esercitare pressione in punti specifici del corpo e sciogliere così alcuni punti di tensione responsabili dei dolori, ma anche allungare le fibre muscolari per favorirne l’elasticità. Sia per gli atleti evoluti sia per gli sportivi amatoriali il foam roller è spesso utilizzato per migliorare il recupero e le prestazioni. Recentemente il foam roller si è trasformato, inoltre, in una pratica quotidiana per le persone a tutti i livelli di fitness. In questo caso, i vantaggi includono un miglioramento della circolazione del sangue (e quindi di pelle, muscoli, tendini e legamenti), un più efficiente scambio di nutrienti e di prodotti di scarto a livello cellulare e quindi una migliore funzione cellulare. Questo si traduce anche in una marcata riduzione della ritenzione idrica e della cellulite. Nonostante la popolarità del SMR, però, gli effetti fisiologici sono ancora in fase di studio e non esiste un consenso per quanto riguarda il programma ottimale.

Quanto dura una seduta e con che cadenza andrebbero fatte per avere risultati?
Venti minuti al giorno di massaggi con il foam roller sono abbastanza per contribuire a ridurre notevolmente la cellulite. Per avere risultati duraturi nel tempo l’ideale è far rientrare l’utilizzo di questa tipologia di massaggio nella routine quotidiana.

L’evoluzione del foam roller
La novità sta nel RollShape, un innovativo macchinario che in automatico va a lavorare su tutti i distretti corporei con grande efficacia: una stimolazione all’ennesima potenza!

a cura di Giulia Sammarco
con la collaborazione del dott. Massimo de Nardi
Scienza dello sport
- Dottorando in Neuroscienze -