Come riconoscerla e come prendersene cura nel modo giusto.
«La pelle, quando è secca, appare come cotta dal sole, friabile come un foglio di carta velina, rugosa, disidratata... Cosicché pensiamo: per ridarle turgore ed elasticità bisognerebbe bere molto e utilizzare in continuazione creme idratanti! Ma... andiamo per gradi!». Chi parla è il dottor Antonio Barcella, dermatologo.

Ci siamo rivolti a lui per avere qualche dritta su come “trattare” la pelle secca, problema che riguarda molte donne (e anche uomini) e che peggiora in questa stagione, complice un’eccessiva esposizione al sole e all’aria condizionata.

Se la barriera cutanea si altera e “disperde” troppa acqua
Non sempre alla base della secchezza cutanea c’è la mancanza di acqua. Il problema, piuttosto, è l’incapacità di trattenerla. Il primo passo del processo di perdita di idratazione è la perdita di lipidi (cioè grassi) di superficie che formano il cosiddetto film idrolipidico cutaneo, ovvero una sottile pellicola che ha la funzione di barriera naturale della pelle e serve sia per prevenire l’eccessiva evaporazione dell’acqua sia per difendere la cute dalle aggressioni esterne. Quando questa barriera si danneggia o si modifica il suo equilibrio, l’acqua riesce a evaporare più facilmente e la pelle, non riuscendo a trattenerne una quantità sufficiente, finisce per risultare secca.

Le cause: età, farmaci, prodotti troppo aggressivi tra le più diffuse
Le cause della pelle secca possono essere molte e diverse, sia di origine interna sia esterna.
«Tra le cause interne ci sono la predisposizione genetica, alcune patologie cutanee (eczema, allergie, psoriasi, ittiosi etc.) e non ( ipotiroidismo, insufficienza renale, epatopatie...), carenze dietetiche e vitaminiche (in particolare vitamina E e C che hanno un ruolo chiave nel mantenimento della salute della pelle). Inoltre anche l'età incide decisamente nella tenuta dell'integrità cutanea, poiché, riducendosi la funzione delle ghiandole sebacee, diminuisce anche la produzione di lipidi da parte della pelle» spiega il dottor Barcella. «Ci sono poi le cause cosiddette esterne, tra le quali le più frequenti sono l’utilizzo di alcuni farmaci, l’eccessivo uso di cosmetici e prodotti per la pelle troppo aggressivi e anche la scorretta o la prolungata esposizione ai raggi UV». Infine anche l’esposizione all’aria condizionata, di cui spesso si abusa, può favorire la comparsa del problema: nell’ambiente l’umidità è bassa e la pelle, per rimanere ben idratata, è costretta a disperdere acqua, attraverso l’evaporazione.

I rimedi? Idratare sì, ma non solo
Cosa fare allora? Le creme idratanti aiutano, ma vanno usate e scelte con attenzione poiché possono contenere un emulsionante che, se applicato troppo di frequente, fa sciogliere i lipidi dello strato corneo (lo strato più superficiale dell’epidermide), alterando così la composizione della barriera epidermica. La conseguenza è che la pelle trattiene meno l’acqua e quindi “richiede” altra idratazione, innescando così un circolo vizioso. Fondamentale è poi evitare alcuni errori molto comuni che possono peggiorare la situazione. «Innanzitutto bisogna evitare di "sgrassarla" facendo uso continuo di saponi, bagnoschiuma, gel o altre sostanze aggressive» suggerisce il dottor Barcella. «Importante è poi non utilizzare acqua troppo calda per fare il bagno o la doccia ed evitare bagni "prolungati" (compresi quelli al mare e in piscina); non esagerare con applicazione frequente di creme molto grasse; non esagerare con esposizione ad aria condizionata e seguire un’alimentazione varia ed equilibrata in cui non manchi mai una corretta quantità di frutta e verdura, alimenti ricchi di vitamine preziose per la pelle. Infine un ultimo consiglio, ovvero evitare il “fai da te”, soprattutto se il problema è costante, peggiora o crea fastidi o disturbi come ragadi, callosità e piccoli tagli (che possono favorire infezioni cutanee), ma rivolgersi a un dermatologo per valutare attentamente la situazione, eseguire una corretta diagnosi e, solo successivamente, farsi consigliare i prodotti più adatti sia per la detersione sia per l’eventuale trattamento farmacologico o cosmetologico specifico».

SECCA O SENSIBILE, NON È LA STESSA COSA
Per "pelle sensibile" s'intende una cute caratterizzata da un’elevata capacità di reazione al contatto con tutto ciò che incontra (indumenti, detergenti, creme, raggi solari etc.).

Chi ha la pelle sensibile può incorrere più facilmente ad avere la pelle secca, ma non è assolutamente un passaggio automatico e, soprattutto, si può adeguatamente trattare. In caso di pelle sensibile, è importante evitare prodotti che contengano agenti come parabeni, coloranti e profumi che potrebbero risultare irritanti.

a cura di MARIA CASTELLANO
ha collaborato DOTT. ANTONIO BARCELLA
Specialista in Dermatologia
- A NEMBRO (BG) -