Capita sempre più spesso oggi di aver bisogno di protesi, ortesi, plantari, ausili di diverso genere. Per correggere ad esempio problemi osteoarticolari e disturbi dovuti a patologie oppure all’età, offrire un sostegno in seguito a traumi o ancora “bilanciare” difetti di postura. In tutti questi casi il professionista di riferimento, dopo il medico ovviamente, è il tecnico ortopedico, una figura diventata negli ultimi anni sempre più familiare. Ma quali sono le sue competenze nello specifico? In che modo collabora con il medico? Scopriamolo insieme, con l’aiuto di Nicola Perrino, tecnico ortopedico (T.O.).

Che tipo di figura è il tecnico ortopedico?
Il Decreto Ministeriale 14/9/94 n° 665 individua la figura professionale del tecnico ortopedico con il seguente profilo: “il tecnico ortopedico è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, su prescrizione medica e successivo collaudo, opera la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli”. In altre parole, il tecnico ortopedico costruisce, usando materiali e/o semilavorati, innumerevoli dispositivi cosiddetti "su misura", cioè personalizzati su ogni singolo paziente. È un po' come andare dal sarto: siano scarpe, protesi o busti, in alcuni casi vengono costruiti per la funzione a cui sono adibiti ma anche con un occhio di riguardo alla comodità e l'immagine della persona "costretta" a portarli. In altri il tecnico ortopedico adatta o personalizza dei dispositivi predisposti dalle grandi industrie sul singolo paziente e lo addestra all'uso e alla manutenzione.
Se una persona, ad esempio, soffre di mal di schiena, può rivolgersi direttamente a lui?
Il tecnico ortopedico come altre professioni sanitarie agisce per una serie di atti “dietro prescrizione medica” come previsto dall’art.1 del Decreto del Ministero della Sanità 14 settembre 1994 n.665. Il rapporto tra il medico e il tecnico ortopedico è quindi mediato dalla prescrizione medica. Una volta avuta la prescrizione, il tecnico ortopedico sviluppa la sua autonomia in relazione alla prestazione professionale richiesta.
Quali sono le fasi di lavorazione di un dispositivo che gli competono?
La costruzione di un dispositivo su misura o di serie predisposto, effettuata dal tecnico ortopedico, avviene attraverso le seguenti fasi:
• Valutazione esigenze funzionali dell'ausilio prescritto dallo specialista
• Analisi di rischio di utilizzo
• Progettazione
• Rilevamento misure e calco negativo
• Stilizzazione e correzione del calco positivo
• Correzione del grafico
• Costruzione dei componenti prodotti individualmente su calco o in base alle misure
• Assemblaggio e allineamento provvisorio
• Prove: allineamento statico
• Prove allineamento dinamico
• Finitura
• Redazione della fascicolazione tecnica in riferimento alla qualità del prodotto in conformità con la direttiva 93/42 CEE
• Verifica e consegna dell'ausilio
• Addestramento e spiegazione per un corretto utilizzo.

a cura di GIULIA SAMMARCO