Non solo vaccino tradizionale, anche rimedi omeopatici e cibi ricchi di vitamina C e frutta secca per prevenire i malanni di stagione

Ammalarsi di influenza può essere davvero costoso per le casse dello Stato. Gli ultimi dati Istat, infatti, dicono che la spesa farmaceutica complessiva nazionale delle famiglie italiane, per il trattamento delle sindromi influenzali e simil-influenzali nella stagione 2014-15 è stata intorno ai 153 milioni di euro. In Lombardia, secondo i dati della Regione, nelle 13 settimane tra ottobre e gennaio, sono stati chiesti nel complesso 284mila giorni di assenza sul lavoro per malattia, che si sono tradotti in un costo di 33 milioni di euro. Anche per questo motivo, oltre che ovviamente per evitare dolori, febbre e malessere, il consiglio è mettere in atto una buona prevenzione di influenza e sindromi simil-influenzali (ovvero quelle patologie simili nei sintomi all’influenza, ma che si manifestano potenzialmente durante tutto l’anno e presentano sintomi meno intensi e di durata inferiore a quelli provocati dall’influenza). Come? Con il vaccino tradizionale oppure con i rimedi omeopatici. Perché però questi ultimi siano davvero efficaci bisogna giocare d’anticipo e iniziare già adesso, a settembre.

Vaccino tradizionale per chi è più fragile
Per proteggersi e proteggere la propria famiglia dall’influenza e dalle sindromi simil-influenzali può essere utile il vaccino antinfluenzale tradizionale. In particolare è consigliabile alle persone di qualsiasi età che sono immunodepresse e che già seguono importanti terapie allopatiche per disturbi cronici ed in particolare alle persone anziane, ai pazienti affetti da BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) e da patologie di origine cardiovascolare. Il vaccino dovrebbe essere assunto tra metà ottobre e fine dicembre, ricordando che si è protetti dall’influenza dopo due settimane dalla somministrazione.

Oscillococcinum,  la soluzione omeopatica per grandi e bambini
Negli altri casi, ovvero in persone sane, invece, possono essere d’aiuto i medicinali omeopatici, che rispetto ai vaccini “convenzionali” hanno alcuni importanti vantaggi. Innanzitutto, grazie alle alte diluizioni sono generalmente privi di effetti indesiderati e tossicità chimica. Per questo motivo possono essere somministrati anche in concomitanza con altre terapie farmacologiche (si pensi per esempio alle persone anziane o ai malati che spesso sono politrattati con diversi farmaci) e utilizzati in tutta sicurezza nei bambini, che rispondono molto bene alla terapia omeopatica. Per la prevenzione delle sindromi influenzali, simil-influenzali e delle virosi (malattia causata da virus) in genere, sia nell'adulto sia nel bambino, in particolare può essere utile Oscillococcinum 200 K, un medicinale omeopatico presente da 80 anni in 60 Paesi nel mondo. Questo medicinale omeopatico è il più utilizzato in Francia per le sindromi influenzali o del raffreddamento, e in particolare nelle otiti e rino-faringiti, deriva da un tessuto molto ricco di DNA e RNA (esattamente come sono i Virus verso cui orienta la sua azione terapeutica). Come trattamento preventivo ne va assunta una dose alla settimana per tutto il periodo di maggiore esposizione all'influenza e alle sindromi simil-influenzali, ovvero da settembre a marzo. È sufficiente lasciar sciogliere sotto la lingua il contenuto di una dose, lontano dai pasti. Per i neonati o i bambini piccoli può essere comodo far sciogliere il medicinale in un po’ d’acqua, somministrandogliela con un cucchiaio o con il biberon. Oscillococcinum non presenta in genere effetti collaterali e può essere utilizzato anche in associazione ad altre terapie farmacologiche. Inoltre, nei casi in cui si contragga la malattia, Oscillococcinum aiuta a ridurre l’intensità dei sintomi e la durata dell’episodio. Si possono anche associare medicinali omeopatici unitari prescritti da un medico esperto in omeopatia che consiglierà al paziente il medicinale più adatto alle sue caratteristiche costituzionali e, pertanto, alla sua predisposizione patologica, come ad esempio Silicea, Sulphur, Pulsatilla etc.

I cibi giusti per mantenere le difese immunitarie alte
Per stimolare positivamente l’organismo a difendersi dagli attacchi di virus influenzali e simil-influenzali l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Alcuni cibi amici sono quelli che contengono la vitamina C. Via libera quindi a kiwi, che contengono acqua, carboidrati, proteine, lipidi, fibra e poche calorie (solo 44 Kcal. ogni 100 g); agli agrumi e in particolare alle arance che contengono 50 mg di vitamina C ogni 100 gr; ai broccoli, che apportano elevate quantità di vitamina C e di beta-carotene, oltre ad essere ricchi in vitamina B1 e B2, in sali minerali come ferro, potassio, calcio e fosforo; alla zucca gialla, ricchissima di betacarotene e di pro-vitamina A. Anche la frutta secca, come le mandorle (quattro al giorno), possono dare un valido sostegno all’organismo apportando ferro, calcio, fosforo, vitamina E, vitamina B1 e vitamina B2, oltre a preziose proteine, carboidrati e fibre utili per regolarizzare la funzione intestinale, lubrificare il sistema digerente e depurare il sangue.

Chi è più a rischio
Come ogni anno le persone più a rischio contagio saranno quelle con le difese immunitarie più basse o debilitate: persone che presentano già altre patologie, anziani e bambini.

I virus di quest’inverno? Anche vecchie conoscenze
L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che la prossima stagione influenzale, per quanto riguarda i virus attesi, non dovrebbe essere particolarmente critica e, seppur con due virus di nuovo inserimento, gli agenti patogeni non dovrebbero discostarsi troppo da quelli dell’anno precedente. L' A H1N, o virus dell’influenza A isolato in California nel 2009, sarà infatti tra i protagonisti anche della prossima stagione influenzale. Insieme a lui circoleranno l’A H3N2, isolato in Svizzera e il B Pukhet di origine asiatica.

a cura del DOTT. CESARE MAFFEIS
Medico geriatra esperto in Omeopatia - A Bergamo