La scoliosi è una deviazione del normale allineamento frontale della colonna vertebrale a cui si associa una rotazione dei corpi vertebrali che determina la comparsa di una sporgenza, solitamente a livello toracico, denominata "gibbo". La forma idiopatica, cioè della quale non se ne conosce la reale causa, rappresenta più dell'80% del totale. Essa è presente nel 3% della popolazione e colpisce maggiormente il sesso femminile con un rapporto di 4:1. Probabilmente alla base ci può essere un'origine genetica che determina una "ritardata maturazione" di alcuni centri nervosi di controllo della postura. Ne parliamo con Paolo Valli, fisioterapista, direttore di IRO Medical Center e coordinatore del nuovo Progetto Scoliosi.

È possibile prevenirla?
Purtroppo la scoliosi non è una patologia che può essere prevenuta. Quello che è auspicabile è piuttosto una diagnosi precoce che aumenterà la possibilità di successo del trattamento. La scoliosi non rimane stazionaria. Si aggrava perché la colonna cresce. Quando si arriva all'età puberale (9-12 anni - denominato Periodo di Accrescimento Rapido Vertebrale), si assiste alla comparsa di alcuni segni tipici: comparsa dei peli pubici e ascellari, cambiamento della voce nei maschi, comparsa del mestruo nelle femmine etc.. è proprio in questo periodo che si può assistere al suo più rapido aggravamento. Pur essendo questo un periodo difficile nel rapporto tra genitori e figli è bene che i genitori osservino la schiena dei propri figli, anche solo in modo informale mentre si spogliano o sono a dorso nudo per giocare. Soprattutto se in famiglia c'è già qualcuno che ha avuto scoliosi.

Come ci si deve comportare?
è fondamentale affidarsi a specialisti esperti di scoliosi, non generici; questa è l'unica garanzia nell'affrontare una patologia così complessa e a volte così imprevedibile. Lo specialista effettuerà un esame accurato del paziente e, sulla base dei dati raccolti, consiglierà eventuali radiografie specifiche che serviranno a completare il quadro e a monitorarlo nel tempo.

Come si cura?
La cura non chirurgica è la scelta elettiva nella stragrande maggioranza dei casi: un programma di fisioterapia mirato (non la semplice ginnastica vertebrale o posturale…) che ha come obbiettivo il lavoro nei tre piani dello spazio (per correggere la curva scoliotica in tutte le sue componenti), la presa di coscienza delle correzioni e l'integrazione di esse in via autonoma e nella vita quotidiana. Molto spesso si rende necessaria l'adozione di un corsetto ortopedico correttivo che consenta di contenere e controllare le deformità. In questo caso sono fondamentali una fase di rieducazione preparatoria al corsetto che permetterà di "far funzionare" meglio le spinte realizzate nel corsetto stesso e l'inserimento di esercizi anche con il corsetto indossato. In altri casi un po' più ostici si può ricorrere alla realizzazione di busti in gesso che vengono mantenuti e poi modificati nel corso dei mesi. Nelle forme molto gravi, per fortuna rare in percentuale, in cui esistono forti rischi per l'apparato cardio-respiratorio e per gli organi interni, si può giungere alla scelta chirurgica. L'intervento, seppur attualmente sia molto migliorato tecnicamente rispetto al passato, è piuttosto invasivo ed è mirato a riallineare e a correggere le deformità vertebrali e toraciche.

Si può fare sport con la scoliosi?
Nel passato si tendeva a riporre nel nuoto la funzione di attività correttiva per la scoliosi. Oggi si sa che non è così e che in alcuni casi il nuoto può anche essere controindicato. La pratica di un'attività sportiva regolare, qualsiasi essa sia e senza un carico eccessivo di allenamenti, non ha influenza negativa sulla scoliosi. Anzi, migliora in maniera incisiva le condizioni fisiche di base e migliora addirittura i risultati del trattamento.

Perché la scelta di un servizio interamente dedicato alle scoliosi?
Da anni ci occupiamo di problematiche vertebrali e di scoliosi. C'è troppa gente che improvvisa o pensa di gestire autonomamente questi pazienti proponendo a volte soluzioni o teorie infondate scientificamente. Tanta strada si deve ancora fare nello studio delle scoliosi ma alcuni punti fermi già ci sono e sono indiscutibili. Ci siamo resi conto giorno per giorno della necessità di avere un team nostro che si dedicasse alla scoliosi in modo completo e potesse monitorare costantemente l'andamento del paziente. Dopo un'analisi attenta e un lungo periodo di approfondimento professionale siamo giunti alla costituzione di un gruppo di lavoro tutto nostro in collaborazione diretta con l'U.O. Specialistica di Chirurgia Vertebrale e Scoliosi dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano, ente di riferimento a livello nazionale che presterà consulenza direttamente presso il nostro centro. Il gruppo di lavoro sarà in grado di affrontare ogni aspetto del paziente con scoliosi: inquadramento, diagnosi, cura e follow-up con specialisti esperti e fisioterapisti formati in modo specifico in grado di proporre programmi di cura adeguati e secondo i più attuali standard. Oltre a ciò riteniamo di dover mettere al centro del nostro lavoro il giovane paziente e la sua famiglia affinché possano trovare nel nostro team un gruppo di ascolto e di riferimento nel percorso, a volte anche molto lungo, che porta al termine dell'accrescimento e della fascia di rischio. Offriremo inoltre un contatto diretto con i tecnici che dovranno realizzare i corsetti e anche la possibilità di eseguire radiografie secondo la tecnologia EOS grazie ad un accordo diretto con l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Tale sistema prevede un'alta definizione d'immagine con radiazioni pari a 1/10 di quelle che si avrebbero con radiografie tradizionali.

IRO MEDICAL CENTER
Dir. San. dott. R. Bergonzi
Via del Donatore Avis Aido, 13
24052 Azzano San Paolo (BG)
Tel. 035 536721

a cura di FRANCESCA DOGI

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